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Fondi comuni: poche luci e tante ombre nel 2016. Ecco perché

2/22/2017

L'industria dei fondi comuni chiude l'anno con una raccolta positiva ma in calo del 70% rispetto al 2015. Boom dei monetari che registrano il picco di vendite dal 2007. Sugli azionari la gestione attiva getta la spugna


Il 2016 si è chiuso col segno più per l’industria europea dei fondi comuni, ma non mancano i cattivi presagi. I flussi netti totali verso i fondi comuni di lungo termine, come emerge dal report sul 2016 di Broadridge, si sono attestati a 97 miliardi di euro, grazie alla volata registrata a dicembre: 6,7 miliardi di euro che hanno fatto dimenticare la frenata di novembre, mese in cui si sono tenute le elezioni presidenziali USA che hanno visto al vittoria dell’outsider Donald Trump che, a sorpresa, è stato salutato con favore dagli investitori azionari. E questo spiegherebbe il ritorno di fiducia nell’ultimo mese dell’anno che ha spinto in positivo la raccolta netta dell'industria.

Ma il dato positivo va letto anche confrontandolo con quello dell’anno passato e con le serie storiche precedenti. E qui ci sono più ombre che luci. Il calo rispetto alla super raccolta dell’industria nel 2015 (quasi 300 miliardi di euro) è pari al 67%. Se poi guardiamo i flussi in entrata nei fondi di breve termine (i fondi di liquidità in cui si rifugiano gli investitori nei periodi di incertezza o quando la vedono brutta), il dato di 95 miliardi di euro fa del 2016 l’anno migliore dal 2007, anno che precedette la crisi finanziaria globale del 2008.

Quanto alle tipologie di fondi, i fondi obbligazionari hanno registrato un buon anno, sostenuti dai programmi di acquisto della Bce e dalla riluttanza della Fed nel rialzare i tassi (solo uno nel 2016), mentre i fondi azionari hanno premiato i passivi rispetto agli attivi: i fondi gestiti dagli stockpicker hanno registrato 12 mesi consecutivi di riscatti. Passando alle società, i primi cinque per raccolta netta nel 2016 sono stati BlackRock (16,2 miliardi di euro), Intesa Sanpaolo (13,4 miliardi di euro), Nordea (14,4 miliardi), VR/Union (12,5 miliardi) e Vanguard (12,5 miliardi). il fondo più venduto nel 2016? Il Nordea 1 - Stable Return, che in soli tre mesi (giungo, luglio e agosto) ha visto entrare quasi 5 miliardi di euro.

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