Gli alternativi non sono più alternativi. Così sentenzia una ricerca condotta da Towers Watson in collaborazione con il Financial Times che ha analizzato oltre 100 fondi di investimento alternativo.

La prima evidenza del Global Alternatives Survey è che tra i 100 gestori, quelli di real estate sono quelli che detengono la percentuale più elevata di attività gestite (il 33% pari a oltre 1.000 miliardi di dollari), seguono gli hedge funds con il 23% a 791 miliardi di dollari e il private equity con il 22% a 767 miliardi.

L'indagine, inoltre, come evidenzia una nota stampa, ha anche stilato un elenco dei gestori più gettonati per asset class sulla base del patrimonio. Nel totale gli asset alternativi totali detengono oltre 6.300 miliardi (erano 5.700 nel 2013) e la ripartizione vede sempre all'apice il real estate, seppure con una percentuale in calo (sono scesi al 23%).

Per Alessandra Pasquoni, responsabile Towers Watson in Italia "gli investitori istituzionali continuano a destinare ogni anno miliardi di dollari in asset class diverse da obbligazioni ed azioni. Indubbiamente tali forme di investimento stanno deiventando sempre più comuni, perdendo la loro accezione di "alternative". Al tempo stesso i confini tra le asset class cosiddette alternative appaiono meno definiti, in quanto gli investitori tendono ora a ragionare a livello di fattori sottostanti al rendimento, piuttosto che in termni di asset class"