Sarà il nuovo corso di Papa Francesco, ma diverse società stanno predisponendosi a investimenti che sposano il cattolicesimo. Come riporta 'ThinkAdvisor', infatti, l'ultima è Morgan Stanley, che ha comunicato il lancio di un fondo d’investimento compatibile con la dottrina. Per gli investitori che vogliono “personalizzare il loro portfolio in modo che sia in linea con i loro obiettivi basati sulla fede”, spiega Hilary Irby, head of Morgan Stanley’s Investing with Impact Initiative, è disponibile uno schema d’investimento concentrato sull’edilizia popolare e altri servizi per gli ultimi: “Inoltre, offriamo consiglio agli investitori che cercano di evitare compagnie che discriminano, praticano prestiti predatori e altre attività incompatibili con i valori cattolici”.

 

"Il Catholic Space - così viene definito - sta diventando una gamma crescente di scelte di investimento e di opportunità, attraverso fondi comuni di investimento, fondi negoziati in borsa e gestioni separate", conclude.

 

Non solo, perché in estate anche Standard and Poor’s, la più grande agenzia di rating al mondo, ha deciso di lanciare il primo indice dedicato ai valori cattolici. Si tratta del S&P 500 Catholic Values Index e selezionerà solo le aziende le cui pratiche di business sono accettate dalle linee guida degli investimenti socialmente responsabili della Conferenza dei vescovi americani. L’indice escluderà chi è coinvolto nel commercio o produzione di armi nucleari, chimiche, batteriologiche, cluster bomb, mine antiuomo. C’è il divieto di includere nei portafogli società il cui business principale è la vendita di prodotti militari o quello per «chi impiega il lavoro minorile» in qualunque fase di produzione e distribuzione. L’indice garantirà gli investimenti azionari gli Etf.