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Rating ESG, come non cadere in errore

7/7/2020


Viva i criteri ESG. 



Attenti ai rating ESG. Stiamo vivendo la prima grande era della sostenibilità e c’è il rischio che l’entusiasmo che accompagna questi investimenti faccia prendere “lucciole per lanterne”. 



Un po’ come avvenuto nel decennio scorso con il mondo dell’informazione: la grande libertà garantita dal web ha reso accessibili le news, ma anche favorito la diffusione di quelle che, dal 2017 in poi, vengono definite (a ragione) “fake news”. L’attenzione verso i fattori ESG ha generato un forte impegno da parte di numerosi attori (istituzioni, università, stampa e via dicendo) per educare gli utenti a orientarsi in questo mondo variegato e ancora poco conosciuto. 



Gli anni Venti di questo millennio potrebbero trasformarsi negli anni della “vera” sostenibilità. Ma per farlo serve una “rosa dei venti” che aiuti gli investitori ad orientarsi in quel mare oggi confuso degli investimenti “ESG”.



“Gli aspetti ESG sono ormai entrati di diritto nell’arena degli investimenti mainstream, ed è sempre più diffuso l’utilizzo dei rating ESG come importante strumento per la selezione di titoli, fondi e mandati” spiega Jeroen Bos, Head of Specialised Equity & Responsible Investing di NN Investment Partners che però avverte: “Il numero di fornitori di rating e dati ESG è aumentato notevolmente in questi anni ma, nella pratica, i rating ESG lasciano aperti importanti interrogativi di cui asset owner e asset manager devono essere consapevoli quando valutano la sostenibilità di titoli, fondi e mandati”.



Rispondere a questi interrogativi è fondamentale se non si vuole correre, ad esempio, il rischio che un’agenzia di rating giudichi più sostenibile una grande società tradizionale del settore Oil&Gas rispetto a una mid-cap attiva nelle energie rinnovabili. “È questo il risultato emerso da un recente confronto con un’agenzia di rating ESG” chiosa l’Head of Specialised Equity & Responsible Investing di NN IP che, per questo, suggerisce 10 regole da tenere a mente per non cadere nella trappola degli esiti, cosiddetti “controintuitivi”.















Scarica il PDF del Focus ESG



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