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12/23/2014
Pubblichiamo una nota di Federpromm, in merito alla questione dell'albo unico.
La legge di stabilità 2015, dopo aver visto i vari players della politica appiccicarsi l’un l’altro senza un disegno organico e coerente, è arrivata (finalmente!) al traguardo in terza lettura alla Camera senza modifiche al testo uscito sabato in mattinata dal Senato che aveva già scartato l’ipotesi della costituzione di un "albo unico per i consulenti finanziari". Marucci della Federpromm qualche giorno fa aveva espresso – di fronte ad una confusione generatasi intorno al problema dell’albo unico - delle forti preoccupazioni sulla riuscita del provvedimento così come strutturato e formalmente avanzato da parte dei firmatari del testo, augurandosi che il tutto fosse rinviato ad una analisi più approfondita e condivisa da tutti i protagonisti. Un richiamo sicuramente ascoltato da parte del legislatore che nella "frantumazione dei consensi" ha ritenuto “saggiamente” di accantonare tale emendamento. Occorre - a concluso a caldo il segretario della Fedepromm-Uilca – prima di ogni riproposizione di un ddl che riordini la figura del consulente (ex-promotore)/consulente finanziario, un tentativo di sistemazione concettuale sui punti nodali dello svolgimento dell’analisi dell’evoluzione di tali figure professionali,secondo un criterio che può considerarsi al tempo stesso logico e storico per poi aprire un serio e costruttivo dibattito fra tutte le rappresentanze di categoria.
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