Dal 2 luglio 2018 a oggi sono 249 le domande di iscrizione presentate a OCF per l'ammissione nelle sezioni dei consulenti autonomi e delle SCF. Di queste, 203 domande (pari a oltre l'80%) fanno riferimento a soggetti in regime transitorio (28 SCF), cioè i consulenti indipendenti e le società di consulenza che operavano prima del 1° dicembre 2018 in proroga. A illustrare i numeri è stata Valeria Santocchi, avvocato dell'Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei consulenti finanziari (OCF), che ha partecipato come relatrice al Forum Nazionale della consulenza finanziaria organizzato da Ascofind.

Delle 249 domande, solo 46 (tra cui due SCF), invece, sono relative a nuovi soggetti in regime ordinario, che non erano attivi quindi prima del 1° dicembre 2018, data di apertura delle due nuove sezioni dell'albo. In tutto sono state accettate fino ad oggi 175 domande e solo 9 sono state rigettate; 21 domande su 28 presentate da SCF sono state autorizzate. Non mancano le criticità nell'iter autorizzativo, che ricordiamo ha una durata massima di 180 giorni dalla presentazione della domanda completa. "Ci sono margini di miglioramento nei prossimi mesi per rendere l'iter più rapido, anche se molto dipende dalla documentazione presentata all'albo e non di rado sono necessari ulteriori chiarimenti" ha detto Santocchi. 

Tre le criticità maggiormente riscontrate nella valutazione delle domande: Santocchi ha ricordato la diffusa carenza in materia di procedure anti-riciclaggio ("forse per una scarsa conoscenza e consapevolezza degli obblighi che il legislatore ha posto a questi nuovi soggetti" ), scarsa trasparenza nelle politiche di remunerazione e su possibili conflitti di interesse nella struttura organizzativa dei soggetti interessati.