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Le authority ai gestori: non affidatevi solo ai rating

7/23/2013 | Massimo Morici

Grazie alle ultime indicazioni di Bankitalia, Consob, Covip e Ivass l'industria del risparmio italiana si smarca dai giudizi di S&P, Moody's e Fitch


I gestori potranno smarcarsi dai rating delle tre sorelle S&P, Moody's e Fitch. Gli asset manager nostrani d'ora in avanti dovranno adottare adeguati processi interni di valutazione del merito di credito, che consentano loro di non affidarsi in modo esclusivo o meccanico ai giudizi emessi dalle agenzie di rating, le quali, tra l'altro, rischiano di spingere il debito sovrano italiano nel cestino dei junk bond, dopo l'ultima bocciatura di S&P, e quindi fuori dai portafogli di molti fondi comuni.

L'indicazione è contenuta scrivono Banca d’Italia, Consob, Ivass e Covip che ieri hanno emanato le comunicazioni in materia di corretto funzionamento del sistema di gestione dei rischi, di doveri di correttezza e trasparenza dei fondi comuni d’investimento e dei fondi pensione e di obblighi di adeguatezza delle procedure di valutazione degli investimenti delle imprese di assicurazione, allo scopo di ridurre l’eccessivo affidamento sui giudizi espressi dalle agenzie di rating.

L’iniziativa, si legge in una nota congiunta delle quattro authority, nasce dalle recenti modifiche del Regolamento europeo in materia di agenzie di rating (n. 1060/2009) e delle Direttive di settore in materia di Organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (Oicvm), di fondi d’investimento alternativi e fondi pensione. Le comunicazioni, prosegue la nota, tenuto conto delle rispettive normative di settore, "richiamano l’attenzione sugli obblighi, da parte dei gestori collettivi e dei fondi pensione, di valutare correttamente il merito di credito delle attività di investimento e di operare con diligenza, correttezza, trasparenza nell’interesse degli investitori, degli iscritti ai fondi pensione e dell’integrità dei mercati e, da parte delle imprese di assicurazione, di realizzare una gestione finanziaria indipendente, sana e prudente e di adottare misure idonee a salvaguardare i diritti dei contraenti e degli assicurati".

Con riferimento ai gestori collettivi e ai fondi pensione, spiegano le authority, tali doveri andranno inquadrati nei limiti del mandato gestorio o delle ulteriori clausole che riguardano i rapporti con la clientela. Da parte loro le autorità, in linea con le varie disposizioni normative e regolamentari in materia, verificheranno il rispetto dei suddetti obblighi e controlleranno l’adeguatezza dei processi interni di valutazione del merito di credito e del sistema di gestione dei rischi nel suo complesso. Indicazioni analoghe sono state già fornite alle banche e ai gruppi bancari nelle recenti disposizioni di vigilanza emanate il 2 luglio 2013, in materia di sistema dei controlli interni.

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