L'ipotesi del rinvio di un anno, dal 2017 al 2018, della MiFID II che aumenta gli obblighi informativi per gli intermediari sui prodotti di investimento non piace al presidente della Consob Giuseppe Vegas. "In sede Esma ho detto che ero contrario" ha ammesso Vegas nel corso dell'audizione in Commissione Finanze che sta effettuando un'indagine conoscitiva sulle banche. Vegas ha tuttavia riconosciuto che si è in una fase di revisione di più direttive europee e il rischio è che non si riesca ad assimilare un'eccessiva mole di novità. "Il ritardo della Mifid2 non mi piace, non è ancora deciso ma credo che si avvii a essere una realtà" ha aggiunto il numero uno dell'authority di vigilanza sui mercati.

Parlando delle nuove regole sul bail-in (che hanno recepito in Italia la direttiva Brrd), Vegas ha detto che le norme recepite in Italia senza la necessaria dose di trasparenza richiesta dalla Consob possono esporre le banche a un rischio sistemico. "La stella polare di questi provvedimenti - ha detto Vegas - è la stabilita delle banche e questo è condivisibile, ma la stabilità senza trasparenza non si riesce a conseguire". Vegas con un esempio ha spiegato che in certe condizioni si può creare un timore generalizzato sul mercato "con effetti sistemici rilevanti, sarebbe stata meglio la trasparenza per evitare rischi più diffusi".

L'anno scorso la Consob ha sanzionato 121 esponenti di banche, record assoluto dal 2007 al primo trimestre del 2016, mentre le banche sanzionate sono state 8 (35 in tutto nell'arco 2007-2015). Vegas ha aggiunto che gli esponenti aziendali sanzionati nel 2014 erano stati 42 (30 nel 2013). Nel periodo 2007-2014 gli esponenti bancari sanzionati sono stati 416.