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12/3/2018
Sono 854 ricorsi accolti su 976 (87,5%) e 36,1 milioni di rimborsi accordati su 44,8 richiesti (80,6%) stando al bilancio definitivo dell’Arbitro per le controversie finanziarie (Acf) sui ristori parziali previsti dal "mille - proroghe". Lo comunica la Consob, riportando i dati di Acf in merito alle controversie insorte tra i "risparmiatori traditi" delle banche ammesse, in base alla legge di conversione del decreto "mille - proroghe", alla procedura di ristoro parziale e sulle quali l'Arbitro doveva pronunciarsi entro oggi.
Gli 854 risparmiatori, per i quali l’Acf ha riconosciuto irregolarità da parte degli intermediari ne l collocamento degli strumenti finanziari, hanno diritto ad un rimborso parziale pari al 30% dell’importo deciso dall’Arbitro e fino a un massimo di 100.000 euro a testa. Il fondo pubblico stanziato dalla legge risulta, quindi, con i suoi 25 milioni di dotazione, capiente a ristorare i risparmiatori che ne faranno richiesta per un ammontare complessivo pari al 30% di 36,1 milioni.
In base alla norma di legge hanno diritto al ristoro i “risparmiatori traditi” delle due banche venete (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca) e degli istituti in risoluzione da novembre 2015 (tra cui Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Banca delle Marche, Cassa di Risparmio di Ferrara, Cassa di Risparmio di Chieti), che abbiano presentato ricorso all’Arbitro entro il 21 settembre scorso e che abbiano ottenuto entro oggi, 30 novembre, una pronuncia favorevole da parte dell’Acf.
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