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Commodity: dopo l'euforia arrivano gli storni

3/21/2012 | Massimo Morici

Tutte le materie prime, soprattutto quelle legate ai mercati finanziari, potranno nelle prossime settimane registrare dei decisi ribassi, spiega ad AdvisorOnline Marco Dall'Ava, analista di X-Trade Brokers


I mercati finanziari proseguono la loro corsa. Tutti i listini mondiali, in particolar modo lo S&P500, hanno registrato un lungo trend rialzista inizio ad ottobre 2011 che ha percorso, per quanto riguarda il future americano, oltre 300 punti di rialzo. E’ giunto il momento di un arresto? Per alcuni analisti c’è ancora un margine di crescita .


“I mercati potrebbero avere ancora la forza di registrare un nuovo, probabilmente ultimo, tentativo di allungo, fino all’area 1.424-1.430 che, con ogni probabilità, si rivelerà un ostacolo invalicabile per il future, almeno per le prossime settimane. Di conseguenza tutte le materie prime, soprattutto quelle legate ai mercati finanziari, potranno nelle prossime settimane registrare degli storni, anche decisi”, spiega ad AdvisorOnline Marco Dall'Ava (nella foto), analista di X-Trade Brokers (XTB).


Il petrolio ha registrato anch’esso una lunga tendenza rialzista iniziata negli ultimi giorni del 2011 che ha permesso alle quotazioni del brent di definire nuovi massimi, livelli che non si registravano da luglio 2008. “Attualmente la situazione tecnica è completamente mutata e il primo obiettivo ribassista lo fissiamo in area 116 dollari da cui, almeno in prima battuta, ci attendiamo un rimbalzo tecnico”, aggiunge.
 

Per quanto riguarda il metallo prezioso, l’oro, dopo aver configurato un lungo e lento rialzo, con volatilità veramente bassa, ha testato i massimi relativi precedenti in area 1.802, già raggiunti a inizio novembre 2011. “Questa resistenza, come era preventivabile, era un livello chiave – conclude - che avrebbe definito la tendenza per le settimane a venire: in caso di superamento avrebbe condotto il metallo prezioso a nuovi massimi storici, ben più elevati degli attuali massimi di area 1.920 dollari. Così è stato, appena il mercato ha testato i massimi relativi precedenti, si è creato un movimento ribassista che ha condotto le quotazioni dell’oro fino agli attuali 1.650 dollari. Ribasso che, analizzando la situazione tecnica attuale, potrebbe proseguire anche nelle prossime settimane".

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