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Capitali all'estero, Grecia discute con la Svizzera

9/3/2012 | Marcella Persola

Il governo di Atene spera di raggiungere al più presto un accordo con la confederazione elvetica su modello di quello già raggiunto tra Berna e...


 

1,6 miliardi di euro depositati in Svizzera. Sarebbe questo all'ammontare delle attività greche non dichiarate che secondo il ministero delle Finanze di Atene sarebbe depositato presso le banche elvetiche. E per le quali sarebbero state avviate delle trattative per raggiungere un accordo fiscale. 

 

A comunicarlo è la stessa Atene che ha annunciato di aver avviato con la Svizzera delle trattative per giungere al più presto un accordo fiscale che permetta al paese ellenico di tassare i capitali non dichiarati e nascosti nel paese elvetico.

 

L'accordo tra le due parti potrebbe essere sul tipo di ''Rubik'', ossia sul modello già concluso con la Germania, la Gran Bretagna e l'Austria. Secondo questo modello, l'anonimato dei proprietari di fondi non dichiarati in Svizzera sarebbe mantenuto, ma questi fondi saranno tassati da Berna e le entrate fiscali sarebbero restituite al paese di origine dei titolari dei conti. Non si tratta del primo tentativo di accordo, perché già lo scorso anno Svizzera e Grecia avevano iniziato a discutere per un accordo. 

 

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