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Carmignac nel 2014 guarda a Cina, Giappone e Messico

12/17/2013 | Marcella Persola

I tre paesi protagonisti di riforme importanti e strutturali sono quelli che nel lungo periodo potranno offrire le performance maggiori.


Quali saranno gli orientamenti di investimento per il 2014? In una nota di fine anno Didier Saint-Georges, membro del comitato investimenti di Carmignac Gestion fa una disamina di quei paesi che all’inizio del 2013 erano freschi di nuove leadership (Stati Uniti, Francia, Cina e Giappone), evidenziano come rispetto alle attese, i risultati siano stati alquanto contrastanti. “Il presidente cinese Xi Jinping e il primo ministro giapponese Shinzo Abe hanno entrambi preso in mano rapidamente il destino dei propri paesi presentando piani di intervento particolarmente audaci. Al contrario, la capacità di azione dell'esecutivo statunitense continua ad essere intralciata dalla minaccia ricorrente di blocchi parlamentari; in Francia, seconda economia dell'Eurozona, è palese il fallimento delle politiche economiche attuate dal governo”. Se tale è lo scenario, allora quali saranno le opportunità nel lungo termine?

“L'economia statunitense gode oggi del vantaggio di accedere a un'energia a buon mercato attraverso il gas e il petrolio di scisto. Tuttavia come quella dell'Eurozona, essa dovrà contare soprattutto sul ciclo economico globale per generare utili per le proprie imprese nei prossimi anni. L'Eurozona ancora è incerta tra politiche di austerità e politiche di crescita, integrazione politica e sovranità, e solo nel 2014, quattro anni dopo l'inizio della crisi, condurrà un primo serio esame sullo stato del proprio settore bancario. La Cina e il Giappone impartiscono a tutti questi paesi, nonché agli investitori, una lezione sulla forza delle convinzioni, sulla leadership e sulla visione di lungo termine meritevole di riflessione. Tali condizioni, a nostro parere, saranno presto presenti anche in Messico, grazie all’attuazione di riforme necessarie ad una crescita economica sostenibile nel medio-lungo termine”.

La nota prosegue con i suggerimenti per la strategia di investimento. Per il membro del Comitato di Investimenti “Nell'ambito di una strategia di investimento globale, questi progetti strutturali costituiscono una fonte di performance a lungo termine che completano perfettamente l’esposizione sul ciclo economico. Pertanto, in aggiunta a posizioni su titoli che consentono di cogliere l'uscita dalla recessione della zona euro o la rinascita industriale statunitense, siamo esposti a questi trend di lungo termine. La rapida crescita, alla quale il Messico può ora accedere, offre diverse opportunità di investimento nei settori chimico e immobiliare. In Cina, il programma di riforme apre nuove prospettive nei settori dei consumi, dell'energia, della sanità e dell'agroalimentare. In Giappone, oltre agli esportatori che beneficiano della politica di creazione monetaria, deteniamo una selezione di distributori, produttori di elettricità e titoli finanziari. L'investimento globale basato su convinzioni di lungo termine, lontano dalla tirannia degli indici borsistici, costituisce oggi come ieri il fulcro e l’anima della nostra gestione”.

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