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UBP: l'avvio del tapering è positivo per gli asset rischiosi

2/6/2014

Lo spiega Christel Rendu de Lint, head of Fixed Income di Union Bancaire Privée: "L'intervento della Fed conferma il miglioramento dell'economia. E la Bce potrebbe considerare ulteriori stimoli"


A partire da gennaio la Fed ha iniziato la riduzione di 10 miliardi di dollari sull’acquisto di titoli. Il mercato ha risposto con un applauso, per la gradualità della strategia di uscita, ma quali saranno le conseguenze nei prossimi mesi? Di seguito un commento di Christel Rendu de Lint, head of Fixed Income di Union Bancaire Privée.

A dicembre la Federal Reserve ha sorpreso i mercati, annunciando l’avvio del tapering a gennaio. Sebbene tale notizia fosse attesa, lo era probabilmente per il primo trimestre del 2014 e non così a breve. Allo stesso tempo la Fed ha rafforzato la propria forward guidance, aggiungendo una nuova frase al suo comunicato: “Il Comitato si aspetta ora, in base alla propria valutazione di questi fattori, che probabilmente sarà giusto mantenere l’attuale obiettivo sul tasso Federal Fund anche dopo che la disoccupazione scenderà sotto il 6,5%, specialmente se l’inflazione prevista continua a essere inferiore al target di lungo termine del 2%”.

In effetti, tale dichiarazione equivale ad abbassare la soglia della disoccupazione, tanto che durante la conferenza stampa il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha parlato di “un tasso naturale di disoccupazione” posto tra il 5,2% e il 5,8%. Inoltre, queste parole rafforzano l’idea che la Fed abbia un target per l’inflazione implicitamente più basso. Nonostante i rischi che ha comportato, la decisione della Federal Reserve suggerisce la forte fiducia riposta in uno scenario macroeconomico positivo. Questo elemento rafforza la nostra idea di una ripresa della crescita negli Stati Uniti ormai sostenibile e ben radicata.

Riteniamo infatti che l’intervento della Fed sia positivo per gli asset rischiosi, e in particolare per gli spread sul credito. La Fed conferma il miglioramento dell’economia e di voler agire solo in maniera graduale. Inoltre, ora l’incertezza sul mercato è minore, perché l’Istituto centrale ha agito e la reazione degli operatori è stata positiva. E’ probabile quindi che il tapering sarà attuato senza causare grandi problemi (nostro scenario base).

In questo quadro, il tasso Fed Fund dovrebbe restare agli attuali livelli per tutto il 2014, continuando ad ancorare i tassi di breve termine. Inoltre, le altre banche centrali e in particolare la Bce e la Bank of Japan dovrebbero mantenere posizioni ultra-accomodanti. La Bce potrebbe persino considerare ulteriori stimoli. Secondo la nostra visione, questo è il periodo più positivo per gli asset rischiosi. Infatti, la ripresa delle economie sviluppate è stata confermata e sta guadagnando forza; le banche centrali sono concentrate nel mantenere i tassi a livelli ultra-bassi.
 
La combinazione di un più solido slancio della crescita e di posizioni fortemente accomodanti favorirà gli asset rischiosi ed è quindi positiva per l’high yield.

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