Il 2014 potrebbe essere un anno decisivo per gli investitori interessati ai mercati emergenti: nei prossimi mesi si capiranno le possibili tendenze destinate a dominare per il resto di questo decennio. Ne è convinto Mark Mobius (nella foto), executive chairman di Templeton Emerging Markets Group (Franklin Templeton), che nel suo ultimo post del suo blog ricorda le riforme annunciate dal governo cinese alla fine del 2013, che potrebbero avere effetti di lungo periodo, e  le importanti elezioni che si terranno in numerosi paesi nel 2014 (tra cui Indonesia, Sudafrica, Tailandia e India nel primo semestre e successivamente in Turchia, Brasile e Nigeria), le quali potrebbero a loro volta determinare cambiamenti più o meno radicali.

Ma ecco alcuni temi che il Templeton Emerging Markets Group terrà sottocchio quest’anno.

Il piano programmatico della Cina

A novembre, scrive Mobius, la Cina ha annunciato un nuovo piano programmatico per il futuro del paese, conosciuto come “La Decisione” e comprendente 60 proposte che coprono una serie di questioni che potrebbero comportare conseguenze di ampia portata in aree quali l’assistenza sanitaria e previdenziale, la giustizia e il ruolo della legge, i diritti di proprietà intellettuale e fisica, la politica bancaria e monetaria nonché la tutela ambientale. Le modifiche proposte, intese a favorire una crescita economica sostenibile in Cina, potrebbero anche creare opportunità rilevanti per gli investitori.

Lo sviluppo dell'Asia sudorientale
In Asia sudorientale si è registrata una diffusione su ampia scala della crescita e della ricchezza al di là dei tradizionali centri economici, grazie alla quale le regioni precedentemente sottosviluppate stanno cominciando a recuperare e colmare i divari in misura significativa. A questo proposito, Mobius cita la Tailandia che è l’esempio più rilevante in quanto le riforme avviate dall’ex Primo ministro Thaksin Shinawatra hanno determinato un maggiore afflusso di capitali verso le regioni agricole e le aree al di fuori di Bangkok. 

La crescita in Africa

Nel continente africano (generalmente considerato un mercato di frontiera) il Templeton Emerging Market Group ha continuato a individuare alcune società floride in Egitto, nonostante certe turbolenze locali e  ha pertanto conservato il suo interesse per il paese, malgrado le notizie talvolta allarmanti. "L’Egitto è un grande paese con una popolazione numerosa e uno dei leader del Medio Oriente data la sua importanza strategica e geopolitica" spiega Mobius. Il Kenya, invece, è stato il precursore dell’adozione di un rivoluzionario sistema di trasferimento mobile del denaro che si sta diffondendo in altri paesi ed è destinato ad avere implicazioni per i mercati emergenti di tutto il mondo.

Le riforme in Russia 

A Mosca è continuato il processo di riforme graduali in quanto le autorità intendono favorire gli investimenti esteri. Ciò nonostante, gli investitori si sono dimostrati cauti e di conseguenza le valutazioni delle azioni russe a fine 2013 erano nel complesso eccezionalmente basse, a giudizio del Templeton Emerging Markets Team.

 

I consumi in Brasile

Poiché l’andamento dei consumi in Brasile continua a evolversi parallelamente all’incremento del reddito pro capite, Mobius prevede che il paese diventerà un consumatore primario non soltanto di prodotti (durevoli e non durevoli) realizzati in loco, ma anche di quelli importati dai mercati regionali e del resto del mondo. Inoltre il Brasile ospiterà la Coppa del Mondo nel 2014 e i Giochi Olimpici nel 2016 per cui sono già stati e, prevedibilmente continueranno ad essere compiuti investimenti significativi in infrastrutture. Molte opportunità, conclude Mobius, si trovano anche in Messico che ha di recente beneficiato di un notevole interesse da parte degli investitori, soprattutto grazie al miglioramento delle prospettive per gli Stati Uniti, che rappresentano il maggiore partner commerciale del paese. 

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