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Corporate bond: ecco perché andranno a ruba

6/16/2014

Paul Read (Invesco): "Quest'anno le emissioni di titoli investment grade dovrebbero raggiungere 700 miliardi di titoli in Europa"


La crescente domanda che caratterizza oggi il mercato obbligazionario favorisce più gli emittenti che gli investitori, in quanto le nuove emissioni offrono cedole ai minimi storici, mentre è calato il rendimento dei bund tedeschi. "Un numero di cedole ridotto indica, che le condizioni di offerta di obbligazioni sono più vantaggiose per l'emittente che per il detentore", spiega Paul Read (nella foto), responsabile fixed income di Invesco
 
"E questo poiché gli attuali bassi rendimenti spingono i responsabili delle tesorerie aziendali a ricorrere ai prestiti, sia aumentando i nuovi capitali sia rifinanziando il debito esistente. Il 2013 è stato un anno eccezionale per le emissioni high yield europee, con 83,3 miliardi di titoli emessi nelle diverse valute, mentre il 2014 si è aperto di buon auspicio per le emissioni di titoli investment grade, che dovrebbero raggiungere 700 miliardi nei mercati dell’euro e della sterlina".
 
In particolare, l'aumento negli ultimi mesi delle emissioni è stato trainato dal settore finanziario: quest'anno, dopo anni dominati dal segno meno, si prevede che il settore torni a far registrare emissioni nette positive, in quanto, per la prima volta dalla crisi finanziaria, le aziende hanno adottato misure per ridurre la leva finanziaria nei propri bilanci. "A sostegno di questo trend - dice Read - si evidenzia il sensibile calo del livello di rendimento di depositi bancari e asset meno rischiosi, quali strumenti del mercato monetario e titoli di Stato a breve scadenza, nonché gli attuali bassi livelli di inflazione e la costante riduzione dei tassi di interesse operata dalle principali banche centrali".
 
Secondo il gestore, infine, "pur non avendo raggiunto i livelli minimi degli anni precedenti alla crisi finanziaria, gli spread creditizi si sono ridotti, con scarse probabilità di un'ulteriore contrazione, anche se un’eventuale riduzione della domanda potrebbe consentire di mettere in luce la reale valutazione delle diverse obbligazioni".

 

 

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