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Natixis GAM, tre modi per approcciare il rischio

1/21/2015

Tre quarti degli investitori dichiarano di non avere una buona consapevolezza del rischio del proprio portafoglio. Antonio Bottillo, amministratore delegato della società, spiega 3 le fasi da considerare per mettere il rischio al centro


Tre quarti degli investitori dichiarano di non avere una buona consapevolezza del rischio del proprio portafoglio. Ma i portafogli dei clienti sono sufficientemente esposti al rischio? Sono davvero diversificati Ottengono un giusto rendimento a fronte del rischio assunto Il check del portafoglio di inizio anno rappresenta l'occasione perfetta.

 

Secondo Antonio Bottillo, amministratore delegato di Natixis Global Asset Management, sono 3 le fasi da considerare per mettere il rischio al centro. 

 

1. Il rischio dovrebbe essere l'elemento centrale del dialogo con i propri clienti, specialmente alla luce del ritorno degli investitori al mercato azionario. Il rischio non dovrebbe essere visto come qualcosa da evitare; piuttosto, questo dovrebbe essere affrontato come una condizione essenziale per ottenere un ritorno sull'investimento. La domanda più importante è la seguente: il livello di rischio è appropriato alla luce degli obiettivi di lungo termine e dell'orizzonte temporale dell'investitore?

 

2. Ogni rischio deve avere uno scopo specifico. Sebbene i consulenti siano molto abili nel diversificare gli asset per stile di investimento, i titoli detenuti possono spesso avere caratteristiche simili sotto il profilo del rischio. Una concentrazione del rischio nel portafoglio può equivalere a detenere una quantità eccessiva di un singolo asset, rendendo il portafoglio più suscettibile ad oscillazioni di mercato. Una efficace analisi del portafoglio consente ai consulenti e ai propri clienti di conoscere meglio quali asset tendono a ridurre il rischio e quali sono maggiormente suscettibili ad aumentare il ritorno sull'investimento. Se un asset non fa niente di tutto ciò, non dovrebbe far parte del portafoglio.

 

3. Il rischio dovrebbe essere costantemente monitorato. Gli investitori tendono ad essere passivi in tema di rischio. Dopo le decisioni iniziali sulla asset allocation, tendono a rimanere fermi e ad effettuare aggiustamenti solo ai margini dei propri portafogli. Lasciano, quindi, che gli alti e bassi del mercato determinino la composizione del proprio portafoglio senza rendersi conto che questi alterano il livello di rischio.


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