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Bce, quattro opinioni sulla mossa di Draghi

1/23/2015

Gestori e analisti di diverse case di investimento spiegano il loro punto di vista sul piano di Mario Draghi


Un sottile strato di glassa su una torta già gustosa. E' il commento di Wouter Sturkenboom, investment strategist di Russell Investments, sull’annuncio da 1.000 miliardi della Bce guidata da Mario Draghi. Due cose dell’annuncio della Bce rimangono però non chiare. Primo, non c’è una chiara divisione tra le asset class che verranno acquistate. In secondo luogo, la maturità non è chiara, visto che Draghi ha affermato che acquisteranno nello spettro tra 2- 30 anni".

 

"Mario Draghi e la BCE hanno dimostrato ancora una volta di essere disposti a ricorrere a misure non convenzionali nel tentativo di rivitalizzare l'Europa", spiega Bill Street, responsabile investmenti EMEA di State Street Global Advisors. "Il 2015 è un anno fondamentale per l'Europa, e Mario Draghi ha combattuto le accuse di illegalità e le pressioni da parte dei membri del Consiglio direttivo della BCE per arrivare a questo punto. Dobbiamo riflettere su quanto è stato già fatto, in quanto questo è il terzo pilastro di un piano di acquisto più ampio. La BCE ha scelto la via del quantitative easing, nel tentativo di modificare la curva dei tassi di sconto. E 'fondamentale che i governi nazionali agiscano con forze simili e svolgano il loro ruolo nel fare tutto il possibile per aiutare l'Europa. Draghi ha costantemente evidenziato che la politica monetaria da sola non può andare lontano. Ha bisogno di essere accompagnata da riforme strutturali e dalla liberalizzazione del mercato del lavoro in tutta Europa per essere un vero successo. La pazienza nei confronti di chi si attarda nel processo di riforma sta scemando”.

 

Oliver Adler, head of economic research di Credit Suisse, vede sostanzialmente tre fattori dal punto di vista dei mercati e degli investimenti: "In primo luogo l'impatto del QE, generalmente manterrà i rendimenti bassi per un lungo periodo di tempo, abbassando i rischi di default nella zona euro. In secondo luogo, dovrebbe indebolire ulteriormente l'euro rispetto alle altre valute. Infine, i titoli azionari dell'Eurozona dovrebbero vedere una crescita e migliori prospettive di guadagno". 


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Nessuna sorpresa dalla Bce", è invece il commento di Davide Marone, analista valutario DailyFX (FXCM), che si concentra sul cambio euro-dollaro. "Le attesissime comunicazioni da parte di Mario Draghi hanno avuto come effetto immediato un importante ribasso del cambio Eurodollaro che tuttavia non ha fatto registrare strappi considerevoli di prezzo operativamente difficili da gestire. Il cambio ha quindi raggiunto nuovi minimi ormai prossimi alla soglia di 1,14.  Bene anche le borse europee, con il Dax su nuovi massimi a 10.430 punti e il FTSE MIB oltre quota 20.500 punti. Anche tali movimenti rientrano nelle logiche di ragionamento seguite in questi giorni per le quali i nuovi apporti di liquidità avrebbero portato benefici immediati ai listini azionari e penalizzato il valore della moneta unica”.

 

 

 

 

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