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UK, i gestori inglesi commentano le elezioni

5/8/2015 | Alessandro Chiatto

Le elezioni in Gran Bretagna vedono la vittoria dei conservatori di David Cameron. Ecco come tre società di gestione commentano il risultato elettorale, spiegando come impatterà sull'umore degli investitori


In attesa dei crismi dell'ufficialità, le elezioni in Gran Bretagna vedono la vittoria dei conservatori di David Cameron, seguiti dai laburisti di Ed Milbrande dagli indipendentisti scozzesi (Snp) della 'pasionaria' Nicola Sturgeon. La domanda, ora, è capire quai scenari si prospettano, soprattutto sui mercati, dopo il voto.

 

"Pare essere sempre più chiaro - spiega Azad Zangana, senior european economist & strategist di Schroders - che i sondaggi sbagliavano quando indicavano un testa a testa tra laburisti e conservatori: probabilmente, gli investitori reagiranno positivamente alla notizia. Per gli investitori, avere un chiaro vincitore alle elezioni elimina un enorme ammontare di incertezza nel breve termine sulla capacità del Governo di agire e legiferare. Nel corso del tempo, l’attenzione degli investitori si sposterà sull’incertezza attorno al referendum proposto per il 2017 sull’appartenenza del Regno Unito all’Unione Europea, che potrebbe portare a un rinvio di alcuni investimenti locali e oltremanica. Per il resto, nel breve termine la chiarezza offerta dall’esito elettorale darà sostegno all’attività economica nel Regno Unito, con le famiglie e le imprese che possono decidere i propri investimenti con maggior certezza riguardo tasse e regole".

 

"Alla luce di questi risultati - sostiene Anthony Doyle, investment director retail fixed interest di M&G Investments - ci aspettiamo che i Gilt godano di un certo sostegno nel breve termine poiché gli investitori caldeggiavano un po’ di certezza sulla formazione di un governo UK. Tuttavia, per determinare dove andranno i rendimenti dei Gilt nel lungo termine sarà determinante il contesto globale, e ci aspettiamo che continui la ripresa dei rendimenti obbligazionari nei Paesi occidentali, dal momento che gli obbligazionisti si stanno rifocalizzando sulle prospettive per l’economia globale e le pressioni verso aumenti di salari e inflazione. È probabile che nel breve termine il risultato delle elezioni rafforzerà la sterlina, ma nel lungo periodo ci sono notevoli fattori di rischio".

 

"La forza delle azioni - afferma invece Toby Nangle, responsabile multi asset di Columbia Threadneedle Investments - è guidata da titoli di settore che gli investitori pensavano i laburisti avrebbero affossato, come quello bancario. Siamo in sovrappeso riguardo le azioni del Regno Unito nei portafogli, ma dovremo  monitorare l'evoluzione del mercato, per stabilire se questo posizionamento continua ad essere adeguato".

 

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