Tempo di lettura: 2min

GAM, dalla Grecia nessun rischio per l'Italia

7/13/2015 | Redazione Advisor

L'Italia non sarà contagiata dalla crisi in Grecia. Ne è convinto Enzo Puntillo, investment director di GAM, che fornisce la sua view sul tema di Atene e sugli effetti possibile sul nostro paese


L'Italia non sarà contagiata dalla crisi in Grecia. Ne è convinto Enzo Puntillo, investment director di GAM, che fornisce la sua view sul tema di Atene e sugli effetti possibile sul nostro paese.


SCOPRI I FONDI CHE INTENDONO COLLOCARE I TUOI COLLEGHI

 

La Grecia ha presumibilmente i sintomi di una vera e propria crisi del debito, ma gli altri Paesi del gruppo PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) ne mostrano molti meno. Tolta Atene, gli altri Stati periferici hanno attuato aggiustamenti significativi negli ultimi anni, per ridurre i deficit di bilancio e delle partite correnti. Il Paese ellenico ha fatto alcuni passi in avanti, ma non abbastanza per rendere l’economia più competitiva.

 

Quando fu inclusa tra i Paesi PIIGS, l’Italia non aveva registrato un aumento sostanziale del debito e i deficit di parte corrente e di bilancio non erano così accentuati. Le differenze tra l’economia italiana e quella greca sono enormi e non riteniamo che l’Italia sarà vittima del contagio. Il debito in Italia è principalmente in mano al settore privato, rispetto al debito greco, detenuto soprattutto da soggetti stranieri. Il Paese ha una delle economie con il settore privato più ricco a livello globale, persino rispetto alla Germania. Un default sul debito detenuto dalle proprie famiglie non è un’opzione percorribile per l’Italia, qualsiasi mossa verso quella direzione sarebbe un suicidio politico. Inoltre, l’Italia ha un mercato delle esportazioni molto solido, per esempio nel settore del lusso, dei macchinari, dei veicoli e dei farmaceutici: un grande vantaggio rispetto alla Grecia.

 

Tuttavia, c’è ancora lavoro da fare in Italia. Per esempio, il Governo deve creare nel mercato occupazionale la flessibilità necessaria affinché aumenti il numero dei posti di lavoro disponibili per i giovani, oltre a dover iniziare a prendere misure a favore della partecipazione femminile nella forza lavoro. Tuttavia, l’economia italiana ha molto da offrire e gli investitori non hanno motivo di temere che il Paese possa diventare la nuova Grecia.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?