Auto e lusso tornano di moda. Almeno quando si parla di investimenti azionari europei. Ad affermarlo sono gli analisti di JP Morgan Cazenove che, in un report, esaminano gli effetti della svalutazione dello yuan sui mercati azionari del Vecchio Continente. E la conclusione degli esperti della banca americana è negativa per quanto riguarda i titoli del settore commodity ed energetico, ma positiva quando si parla di auto e lusso. I titoli appartenenti al primo settore sono stati, secondo JP Morgan, troppo penalizzati dalle recenti venditi, mentre il lusso mantiene multipli "attrattivi".

 

In generale, secondo JP Morgan la nuova politica monetaria adottata dalla Banca centrale cinese difficilmente comporterà un significativo cambio di scenario per i listini azionari. Inoltre difficilmente Pechino procederà a nuove rapide svalutazioni dello yuan: in parte perché la mossa non farebbe che ritardare la stretta monetaria della Fed (e quindi già si auto-frenerebbe il rafforzamento del dollaro); in parte perché i segnali non sembrerebbero suggerire una frenata dell'economia cinese così drastica; infine, perché l'ammontare del debito denominato in dollari dei grossi gruppi cinesi è tale che un suo innalzamento avrebbe serie ripercussioni sulla tenuta finanziaria di tali aziende. In pratica, è possibile che lo yuan venga svalutato di un altro 6% entro fine 2016, un intervento che sarebbe comunque "digeribile" dai mercati azionari.