I mercati azionari emergenti possono conoscere momenti di volatilità molto elevata e drawdown repentini, tali da azzerare rendimenti positivi anche molto elevati. Lo si è visto nel terzo trimestre con la forte correzione dei listini cinesi. "Agosto è stato un mese difficile e il rallentamento dell'economia cinese ha portato il mercato locale a una caduta del 12,2%. Il trailing P/E dello Shangai Composite è pari a 14, poco rispetto ai maggiori mercati globali. Ritengo che l'incertezza macroeconomica in Cina possa perdurare, ma che vi siano margini per politiche monetarie, come dimostrato dal taglio al tasso. Vista la maggioranza di investitori retail sul mercato azionario, le azioni locali potrebbero rimanere volatili. La caduta drastica delle commodity ha pesato sulle valute dei Paesi esportatori" spiega Alexandre Narboni (nella foto), gestore del fondo Comgest Growth Emerging Markets Flex Fund.

Comgest è un asset manager francese indipendente e specializzato negli investimenti nei paesi emergenti (24 miliardi di euro in AUM, di cui oltre il 60% investito nei paesi emergenti). Tra anni fa ha messo a punto una soluzione flessibile azionaria con profilo di volatilità inferiore a quello di un classico prodotto long-only che, anche in questi mesi “difficili”, ha saputo dimostrare tutta la sua capacità di dare valore aggiunto al portafoglio degli investitori. E in occasione dei 3 anni dal lancio, nel luglio del 2012, il fondo (5 stelle Morningstar) è stato presentato alcuni giorni fa in un incontro con la stampa specializzata a Milano.

Qualche dato: il fondo, che affianca alla selezione di titoli del fondo long only Comgest Growth Emerging Markets un basket di futures su indici dei paesi emergenti come copertura, negli ultimi 3 anni ha reso il 6% annuo e da inizio anno ha registrato una performance di -0,81% (dati Morningstar al 29 settembre), dopo la forte correzione di agosto. Sugli stessi archi temporali l’MSCI Emerging Markets Index ha reso il -1,5% annuo e ceduto il -10,9%. Lo scorso agosto il fondo ha protetto con successo gli investitori dal ribasso del -10,3% del mercato, registrando una performance del -4,5%.

I due elementi che caratterizzano il fondo sono gestiti indipendentemente: il portafoglio long-only sui mercati emergenti rispecchia il portafoglio del fondo Comgest Growth Emerging Markets (40-50 società di qualità con prospettive di crescita attraenti), selezionate dal team di investimento composto da 18 esperti basati a Parigi, Hong Kong, Singapore e Mumbai, mentre la strategia di copertura prevede posizioni corte sui future di indici come il future Hang Seng o l’MSCI Emerging Market future per prevenire rischi di mercato in valuta locale, con un livello di hedging flessibile (0-100%) e basato su un indicatore di volatilità proprietaria.

"Nel corso dei tre anni precedenti, la strategia hedging del fondo – prosegue Narboni - ha chiaramente raggiunto i nostri obiettivi. Ha significativamente migliorato la resistenza del portafoglio alle correzioni di mercato. Si tratta di un’ottima opportunità per investire in queste eccellenti società dei mercati emergenti ma con un profilo di volatilità più basso rispetto ai fondi long-only tradizionali". Il gestore ricorda, infine, che i titoli presenti nel nostro portafoglio cinese sono cresciuti nonostante il rallentamento, grazie a chiari vantaggi competitivi: "China Life - conclude - ha registrato una crescita del 38.5% in Value of New Business nel primo semestre; mentre nel secondo trimestre l’EBITDA di China Mobile è cresciuto del 11% rispetto al 5% del primo trimestre, grazie al successo dei servizi 4G. NetEase ha visto i profitti nel primo semestre aumentare del 61% su base annuale".