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11/17/2015 | Redazione Advisor
Quando la volatilità è elevata e il quadro macroeconomico globale è controverso, gli investitori obbligazionari devono rivedere i loro investimenti. Ma in che modo valutare la libertà e la flessibilità necessarie a trarre profitto da opportunità interessanti? Secondo Arif Husain, head of international fixed income di T. Rowe Price, significa prendere in considerazione l’intero universo del fixed income, in particolare le regioni e i Paesi che sono meno correlati ai mercati principali, come quello statunitense e cinese.
“Nei paesi dove i tassi di interesse sono in aumento, ad esempio, l’irripidimento delle curve dei rendimenti può offrire opportunità di income, mentre l’elevata volatilità sui mercati dei cambi stranieri può portare a opportunità sulle valute. I mercati emergenti possono offrire agli investitori rendimenti più elevati, ma con un rischio maggiore, mentre i rendimenti più bassi e i titoli meno rischiosi, offrono ancora benefici in un periodo di alta volatilità nei mercati azionari” sottolinea Husain.
“La cattiva notizia – prosegue - è che la maggiore opportunità di scelta non rende automaticamente il lavoro degli investitori obbligazionari più agevole: con maggiori opzioni a disposizione c’è la necessità di maggiori ricerche, due diligence e gestione del rischio. Tuttavia, gli investitori che approcciano attivamente questo set di opportunità probabilmente avranno i loro sforzi ripagati, mentre quelli che non cercano l’accesso ai diversi mercati obbligazionari potrebbero perdere potenziali miglioramenti delle loro performance e diversificazione”.
Il gestore invita poi a guardare con attenzione le politiche delle banche centrali: via via che alcune aumenteranno i tassi, l’amministrazione del rischio di duration diventerà sempre più importante. “Questo – conclude - permette agli investitori non solo di sfruttare le differenze di tassi tra i vari Paesi, ma anche di modificare la duration, i prezzi sono sensibili ai cambiamenti dei tassi di interesse, e l’esposizione sulla curva dei rendimenti nei singoli paesi. Se i rendimenti sono attraenti ma la moneta locale non lo è, i rischi valutari possono essere neutralizzati focalizzandosi esclusivamente sulla selezione dei paesi”.
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