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Gestore della settimana: “Nessun dolore, nessun guadagno”

12/14/2015

Di fronte alla prospettiva di magri rendimenti le strategie da adottare possono essere due. Lo spiega Rick Lacaille, global cio di State Street Global Advisors


Di fronte a un 2016 che si prospetta non del tutto entusiasmante dal punto di vista dei rendimenti, si possono adottare due strategie: studiare attentamente l'asset allocation o prendere più rischio. "In un ambiente in cui gli altri investitori stanno assumendo rischi inappropriati, si è trascinati dalla risacca se non siete legati a un'ancora, cioè se non avete un piano per tenere i vostri investimenti ben saldi su qualcosa di stabile, quando i prezzi crollano o c'è una forte crisi di liquidità. Ecco perché la prima strategia è la migliore oggi ed è quello che consiglio agli investitori: oggi è il momento di lavorare in modo certosino su tutte le parti del portafoglio" spiega Rick Lacaille (nella foto), global cio di State Street Global Advisors.

Su quali parti focalizzarsi? Il paragone, per il capo investimenti, è l'esercizio in palestra: bisognerebbe evitare di fare come quei frequentatori che, con il minimo sforzo, si concentrano solo sugli aspetti più visibili della muscolatura, quando invece bisognerebbe lavorare con più frequenza sulla parte meno visibile. "La stessa cosa potrebbe essere detta per la componente 'core' azionaria e obbligazionaria del portafoglio, che è la più grande, ma la più trascurata del proprio capitale investito" sottolinea Lacaille.

La meno seguita, forse, per l'apparente semplicità con cui viene costruita che la rende anche più comprensibile. "La parte 'core' ha rendimenti più bassi nel medio termine, le fonti di alfa e beta sono piuttosto chiare e i pezzi che la compongono vengono assemblati in genere secondo un approccio che segue il consensus degli investitori su un indice di mercato" dice Lacaille.

"Gli investitori - conclude - sprecano troppo tempo a cercare opportunità sul breve termine, che suonano però intelligenti durante le riunioni dei comitati di investimento, e così dedicano solo il tempo restante alla parte 'core'. Le differenze tra le varie asset class e a livello geografico sono però più difficili da cogliere sul medio - lungo periodo, anche perché i mercati sono imprevedibili. Così, in questo caso, la guida migliore per tutti è semplicemente guardare al passato". Ma potrebbe non bastare.

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