Tempo di lettura: 2min

Energetici, secondo GAM è meglio andare short

12/16/2015

Christian Gerlach, gestore delle strategie sulle commodity, spiega come ci siano diverse ragioni per scegliere una strategia di questo tipo


Il 2015 è stato l’anno più duro per il mercato delle materie prime dal 2008 e, a sua volta, ha impattato sulle valute degli emergenti e sulle attese d’inflazione su scala globale. Secondo Christian Gerlach, gestore delle strategie sulle commodity di GAM, ci sono diverse ragioni per scegliere una strategia short in quest'ambito. 

 

 

Da inizio anno solamente quattro delle 66 materie prime che monitoriamo sul mercato future sono in territorio positivo: succo d’arancia, cacao, zucchero e cotone. Questo paniere di commodity agricole è riuscito a resistere al calo delle altre materie prime più cicliche, dato che, nel loro caso, i prezzi sono supportati dai fattori di rischio legati al meteo, nella fattispecie dal fenomeno del “Nino”. Ma si tratta di un elemento di supporto che è probabile venga presto meno.

 

Il mercato delle materie prime continua a fronteggiare l’aumento su scala globale delle scorte in giacenza. Nel medio periodo immaginiamo due scenari: il primo dato da rialzi del dollaro, un fruttuoso processo di ribilanciamento dell’economia cinese e la ripresa delle economie Emergenti sono elementi di supporto per le commodity cicliche. Ma si tratta di uno scenario che difficilmente si realizzerà presto. Il secondo scenario prevede che il continuo rialzo del dollaro, i tassi d’interesse americani lievemente in aumento e tassi d’interesse reali di pari passo siano elementi in grado di spingere le commodity ancora più in basso. Le recessioni al di là del comparto degli Emergenti e la svalutazione del renminbi culminerebbero in un ulteriore decremento del 20% nei prezzi attuali delle materie prime.

 

La nostra posizione short più significativa in portafoglio è rappresentata dagli energetici, settore in cui l’accumulo di scorte in giacenza continuerà ad aumentare. Siamo posizionati in direzione di un’ulteriore turbolenza nel settore dei ciclici. E’ difficile immaginare senza un indebolimento del dollaro come il mercato delle materie prime possa riprendersi e come l’inflazione possa risalire. Inoltre, qualsiasi rally sul mercato del greggio è probabile siano insostenibili dato l’alto livello di scorte in giacenza. 

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?