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Gestore della settimana Aberdeen AM: Giappone terra da "investimento azionario"

7/25/2016 | Marcella Persola

Ne è convinto Kwok Chern Yeh, head of investment management Japan della società che evidenzia come nel Sol Levante ci sono molte aziende interessanti


Malgrado l'ambiente economico ricco di sfide in Giappone ci sono delle buone società. Ne è convinto Kwok Chern Yeh, (nella foto) head of investment management Japan di Aberdeen AM che nel corso di un evento dedicato ai clienti istituzionali ha spiegato come a livello azionario il paese del Sol Levante possa contare su aziende molto valide. "A livello generale il mercato giapponese è il secondo più grande mercato azionario a livello di capitalizzazione con 2,655 miliardi, ma ancora oggi poco coperto dagli analisti" esordisce Kwok Chern Yeh.

 

Questa sembra essere una delle prime contraddizioni che riguardano il Giappone, e ancora più sorprendente se si considera che molte aziende nipponiche hanno business globali, come Daikin, Shimano, Makita e altre. Ad esempio se si considera Makita, società produttrice di attrezzature e macchine utensili professionali giapponese, si può notare come l'84% dei suoi ricavi provenga dall'estero. Così come Sysmex e Daikin che presentano ricavi rispettivamente dell'82% e del 74% fuori dal Giappone.

 

A livello macro l'inizio anno è stato abbastanza mosso e i tassi di interesse sono in terreno negativo in Giappone, ma la moneta continua a rappresentare un rifugio sicuro. Il problema resta la Cina e i timori legati alla crescita del paese. Inoltre le materie prime hanno registrato un forte rimbalzo. Rilanciare quindi l'economia è ancora una sfida molto importante.

 

Ma quali opportunità intravede il gestore? "L'approccio di Aberdeen è quello di identificare azioni di buone qualità, focalizzando sui fondamentali aziendali" sottolinea l'head of investment management Japan di Aberdeen. E in particolare al momento si dice favorevole su "Aeon Financial Services, la divisione finanziaria del gruppo Aeon, ma anche Toyota Motor, Amada Holdings e Seven & I Holding che sono società che nel nostro fondo sono sovrappesate rispetto al benchmark e che abbiamo in portafoglio da oltre 10 anni". Perché secondo l'esperto solo un approccio di lungo termine può essere di valore.

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