Tassi FED, luce verde per il rialzo dei tassi
Lo shock del referendum sulla Brexit è stato assorbito dai mercati finanziari globali, con poche conseguenze apparenti per gli Stati Uniti. L'inflazione è in calo modesto e la crescita economica statunitense ha ritrovato il suo passo. Un aumento di 25 punti base dei tassi nominali, o anche uno da 50 punti base entro la fine dell'anno, farà sì che i tassi reali restino a livelli negativi e che le politiche monetarie continuino ad essere accomodanti. Ma al tempo stesso rassicurerà gli investitori sul fatto che la Fed non ha smarrito le chiavi che mettono in moto la macchina della stretta monetaria.
Crediamo che il Presidente Yellen miri ad alzare i tassi entro fine anno. Un aumento di un quarto di punto percentuale ricorderà al mondo che la Fed è al lavoro e riassicurerà i colleghi di Yellen che sono tutti allineati. Per quanto riguarda il tempismo, gli ufficiali della Fed propendono probabilmente per un rialzo a dicembre. Per la leadership più accomodante della Fed, un'azione rimandata è un'azione che potrebbe non accadere mai. Attendere fino a dicembre permetterà all'istituto centrale di valutare i risultati elettorali, che sicuramente serviranno a comprendere le altre fonti di cambiamento politico nel 2017 e oltre. Se la Fed è pronta a scrivere nel Summary of Economic Projections che la maggior parte dei membri della FOMC propende per un rialzo dello 0,25% a fine anno, di fatto la mossa di dicembre è già in negoziazione.
*Vincent Reinhart – Chief Economist, Standish1 (BNY Mellon)