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Pensione: gli italiani ci pensano, ma non lo dicono al consulente

10/12/2016

Il 50% ritiene di non aver risparmiato a sufficienza e di aver cominciato troppo tardi. Ecco i risultati di una recente indagine di M&G Investments e GFK


La pensione è sempre più al centro dei pensieri degli italiani. È quanto emerge da un redente sondaggio condotto da M&G Investments in collaborazione con GFK sulle abitudini di risparmio degli invstitori retail italiani, secondo cui il 50% degli italiani pensa di aver cominciato a risparmiare troppo tardi, mentre il 60% è preoccupato di non aver risparmiato a sufficienza per far fronte alle proprie necessità quando sarà in pensione. Preoccupazioni più che giustificate: in Italia, restano ancora numerose questioni aperte rispetto alle pensioni. Secondo l’Istat, il rapporto di dipendenza strutturale (che misura il rapporto tra individui dipendenti, pensionati e minorenni, e indipendenti, cioè la popolazione attiva) in Italia potrebbe aumentare fino ad arrivare al 63,2% nel 2030 e all’82,8% nel 2065.

Ciò renderà gravoso il peso economico sulla popolazione attiva e sul sistema pensionistico nazionale, evidenziando la necessità di integrare il reddito della pensione pubblica con forme di risparmio private. Per gli italiani questa non è una novità: per il 39% pensare al futuro in pensione è la molla principale che spinge al risparmio e investimenti; segue l’esigenza di accantonare per spese quotidiane (23%), acquisto della casa o immobile (19%), scuola o tasse universitarie dei figli (19%), o per una vacanza importante (6%). Quando si chiede quale sia la principale preoccupazione finanziaria per il proprio futuro, il 72% degli intervistati indica il costo delle spese per le cure sanitarie presenti e future; segue il timore di perdere il lavoro (39%), il costo per l’educazione dei figli (33%), non avere sufficienti soldi per mantenere uno standard di vita adeguato in pensione (26%), e dover affrontare spese inattese (23%).

“La pensione dovrebbe essere il periodo della nostra vita in cui ci si può rilassare e sfruttare al massimo il tempo libero guadagnato dopo anni di lavoro. Il sondaggio che abbiamo commissionato a GFK mostra, tuttavia, che molti italiani iniziano a risparmiare troppo tardi e che, quando lo fanno, raramente mettono a frutto i loro guadagni: il 65% dei nostri intervistati ammette di tenere i propri risparmi principalmente sul conto in banca e solo il 9% dichiara di pianificare i propri obiettivi finanziari avvalendosi di un consulente. Più frequentemente ci si appoggia ad amici e conoscenti non professionisti e il 7% pensa che investire in fondi comuni sia troppo dispendioso” commenta Matteo Astolfi, head of Italy di M&G Investments. “Questo mostra che, come Paese, dobbiamo impegnarci di più per migliorare l’educazione finanziaria personale. Come industria, dobbiamo fare ancora molto per far comprendere il vantaggio di affidarsi a consulenti e gestori professionisti investendo attraverso strumenti come i fondi, oggi accessibili a tutti” conclude Astolfi.

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