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Trump presidente: ecco l'effetto su azioni, bond, valute e oro

11/9/2016

Il protezionismo potrebbe diventare uno tra i principali temi di investimento. L'impatto sul mercato europeo dovrebbe essere limitato


Con l’elezione di Trump il protezionismo potrebbe diventare uno tra i principali temi di investimento. Lo fanno notare gli esperti di Allianz Global Investors che prevedono "una graduale ma marcata flessione degli scambi commerciali e un aumento dei dazi doganali, che influenzeranno le economie dei Paesi asiatici particolarmente dipendenti dalle esportazioni" e una fase caratterizzata dal cosiddetto flight to quality sul mercato obbligazionario asiatico, che potrà perdere terreno in linea con il mercato dei Treasury USA. "Probabilmente gli spread dell’area si amplieranno e parallelamente si registrerà una correzione dei mercati azionari dovuta alle preoccupazioni per le implicazioni sulla crescita economica delle politiche protezionistiche del nuovo Presidente" spiegano gli esperti dell’asset manager tedesco. L’impatto diretto della vittoria di Trump sul mercato europeo, invece, dovrebbe essere limitato e "l’Europa potrebbe diventare un baluardo della stabilità rispetto agli Stati Uniti".

L’elezione di Trump, secondo Allianz GI, dovrebbe penalizzare le società europee che generano utili prevalentemente in dollari, poiché la valuta americana potrebbe indebolirsi a causa dell’incertezza nel breve termine. Sul reddito fisso, nel breve, il mercato obbligazionario entrerà in una fase di “risk-off”, con conseguente flessione dei rendimenti e appiattimento della curva, mentre nel lungo "si potrebbe osservare un incremento dei rendimenti delle obbligazioni a lunga scadenza, in previsione di un significativo taglio delle imposte e di ingenti investimenti nelle infrastrutture negli USA".



Il picco di avversione al rischio sarebbe penalizzante per il mercato azionario statunitense, le cui valutazioni sono attualmente molto elevate. "Ci aspettiamo che la volatilità raggiunga il massimo rilevato in occasione della Brexit (con l’indice VIX al 25%) e che le azioni USA scivolino di un ulteriore 5% rispetto ai livelli minimi rilevati nello stesso periodo. Il contagio sui mercati azionari globali potrebbe portare a perdite di simile entità" scrive in una nota Lyxor AM, asset manager del gruppo Société Générale. 

La presidenza Trump, tuttavia, potrebbe non essere poi così negativa se il neo presidente dovesse alleggerire la sua agenda politica. "Una spesa per infrastrutture più elevata, minori imposte sulle imprese e una maggiore deregolamentazione non sono di per sé sfavorevoli per i mercati azionari. Se cedesse almeno sul protezionismo, la fase di reflazione potrebbe proseguire, sostenendo le azioni rispetto al reddito fisso" aggiunge Valentijn van Nieuwenhuijzen, responsabile degli strategist e head of multi asset di NN Investment Partners.

Quanto alla politica monetaria negli USA, secondo molti esperti, se non dovessero aumentare le turbolenze di mercato, la Fed rimarrà sul suo percorso di normalizzazione definito sulla base dei dati economici, con un aumento dei tassi di interesse previsto per dicembre. "La crescita economica e il mercato del lavoro continuano gradualmente a migliorare. Riteniamo che questi fondamentali, insieme con il superamento di questa elezione, dovrebbero dare fiducia alla Fed per continuare, anche se a un ritmo moderato, il processo di stretta monetaria con un aumento dei tassi a dicembre” spiega Christopher Molumphy, cio del team dedicato al reddito fisso di Franklin Templeton. Di diverso avviso sono gli esperti di Fidelity International. "La probabilità di un rialzo dei tassi di interesse a dicembre, seguito da altri due rialzi nel 2017, è fortemente diminuita. Il dollaro, che stava guadagnando prima del voto, ha invertito il trend. Questi due fattori erano una minaccia per la crescita dei mercati, e ora sono più lontani" dice Dominic Rossi, cio azionario di Fidelity International

Quanto alle valute, l’aumento del protezionismo e della spesa pubblica, infine, potrebbero favorire ulteriormente l’inflazione e la crescita, portando ad un rafforzamento del dollaro e alla crescita dei tassi di interesse americani. Il biglietto verde, fa notare il team di investimento di Standard Life Investments, è stato "sostanzialmente stabile su una base ponderata, ma si è deprezzato nei confronti delle principali valute dei paesi sviluppati e ha guadagnato nei confronti delle valute dei mercati emergenti, in particolare il peso messicano". La direzione del dollaro USA nelle prossime settimane sarà influenzata da una serie di forze nel medio termine, tra le quali "la possibilità di una politica fiscale accomodante, l’implementazione di uno scudo fiscale per il rientro dei capitali, così come la trasformazione degli accordi commerciali". 

Per ETF Securities, infine, la vittoria di Trump potrebbe determinare un rialzo dei prezzi dell’oro perché gli investitori cercheranno un asset rifugio in modo simile a quanto osservato durante la Brexit. I gold miners, inoltre, potrebbero trarre vantaggio. “Dopo il referendum sul Brexit abbiamo registrato 1 miliardo USD di raccolta sui nostri ETC sull’oro fisico in pochi giorni. Ci aspettiamo avvenga la stessa cosa dopo la vittoria di Trump” spiega Massimo Siano, head of Southern Europe di ETF Securities.

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