I rischi politici, quelli informatici, le catastrofi naturali e le novità legislative/regolamentari sono le maggiori preoccupazioni delle aziende a livello globale. Ma la paura principale per il 2017 riguarda la perdita di utili legata all'interruzione dell'attività. A rivelarlo il 6° Allianz Risk Barometer realizzato da Allianz Global Corporate & Specialty SE (AGCS) e che, come di consueto, analizza i rischi aziendali a livello mondiale, ma anche per area, Paese, settore e dimensione di attività.

 

Dati alla mano per il 37% delle aziende a livello globale (e per il 36% nella sola Italia) l'interruzione delle attività (Business interruption, BI) rimane il rischio principale per il quinto anno consecutivo. Soprattutto perché può provocare perdite di reddito significative, ma anche perché emergono nuove cause scatenanti, quali i danni immateriali o i rischi intangibili, come gli attacchi informatici e l’interruzione delle attività dovuta a instabilità politiche, scioperi o attacchi terroristici. 

 

E proprio l'instabilità politica e il terrorismo generano la seconda grande preoccupazione delle aziende: la volatilità dei mercati, indicata dal 31% delle società coinvolte a livello mondiale e dal 30% tra quelle in Italia. Questa sembra essere la preoccupazione principale nei settori dell’aviazione/difesa, dei servizi finanziari, del marittimo e dei trasporti, così come in tutta l’Africa e il Medio Oriente in generale.

 

Confermata anche nel 2017, come per l'anno scorso, la paura per i rischi informatici che a livello mondiale preoccupano il 30% delle aziende posizionandosi in terza posizione, mentre salgono al 2° nelle Americhe e in Europa, per diventare il rischio n°1 in Germania, Regno Unito e nei Paesi Bassi, mentre in Italia si posizionano al 4° posto, con "solo" il 23% delle risposte. Una preoccupazione che va molto oltre la pirateria informatica e la violazioni dei dati e della privacy, anche se le nuove normative sulla protezione dei dati accentueranno gli effetti negativi che queste possono avere sulle aziende.

 

Chiudono la top five le catastrofi naturali e i cambiamenti dello scenario legislativo e regolamentare. Le prime preoccupano il 24% delle aziende a livello mondiale e il 25% delle aziende italiane, mentre i cambiamenti nello scenario legislativo e regolamentare, in particolare dovuti al crescente protezionismo dei singoli paesi, preoccupano il 24% delle aziende globali, ma solo il 14% delle aziende italiane. Per il nostro paese a quinta maggiore preoccupazione per il 2017 sono i programmi di austerity indicati dal 23% delle società coinvolte dall'Allianz Risk Barometer.

 

LA TOP 10 DEI MAGGIORI RISCHI PER IL 2017