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Ecco cosa influenza le decisioni di investimento degli italiani

4/19/2017 | Redazione Advisor

Passionali negli investimenti e una conoscenza poco approfondita dei tecnicismi sono alcuni degli spunti emersi dall'Osservatorio UBI Pramerica People LAB


Gli italiani sono fortemente condizionati nelle proprie scelte di risparmio e investimento da eventi d’attualità di forte impatto mediatico, soprattutto se nazionali, ma non in grado di condizionare i trend di lungo periodo dei mercati. Hanno una conoscenza poco approfondita dei tecnicismi finanziari (es. bail-in, QE); mostrano, invece, di assimilare più facilmente termini riconducibili ad elementi concreti e più vicini al quotidiano (es. i PIR e la possibilità di investire nell’economia reale).

Questo il quadro che emerge dalla prima rilevazione dell’Osservatorio UBI Pramerica People LAB, progetto voluto da UBI Pramerica SGR.

 

Sono soprattutto gli eventi nazionali a preoccupare gli italiani. I principali freni alla propensione a investire sono corruzione (81%) ed entità del debito pubblico (77%), seguiti da stabilità dei Governi (68%), emergenza dei migranti (67%) e disoccupazione (67%). Sul palcoscenico internazionale, invece, il terrorismo (72%) e la nascita di regimi autoritari/ poco democratici anche in Paesi vicini all’Italia (70%) creano molta più inquietudine di eventi politici rappresentati dai media come altamente destabilizzanti, quali la presidenza Trump (56%) o la possibile uscita di alcuni Paesi dalla UE (45%).

 

Inoltre, in tema di educazione finanziaria, dall’indagine è emerso che il 64% del campione conosce il significato di almeno uno dei seguenti termini: bail-in, quantitative easing, core tier 1 e gestione attiva. Andando, però, nel dettaglio, si registra che il significato preciso dei termini bail-in e QE, da tempo frequentemente richiamati dalle pagine delle testate nazionali e dai telegiornali, sia noto solo, rispettivamente, al 34% e al 31%. Al contempo, termini più vicini al quotidiano sembrano essere assimilabili più rapidamente. È il caso dei PIR.

 

“In questo contesto gli operatori finanziari, custodi dei risparmi degli italiani, continuano a giocare un ruolo centrale che implica anche un’importante responsabilità”, commenta Andrea Ghidoni (nella foto), amministratore delegato e direttore generale di UBI Pramerica SGR, aggiungendo, “l’emotività dei risparmiatori italiani emersa dalla rilevazione, infatti, ci fa riflettere sul ruolo della nostra industria, chiamata ad accompagnarli in scelte d’investimento più consapevoli e razionali. Questo compito rappresenta per noi una grande opportunità che porterà ad un rafforzamento della fiducia dei risparmiatori nei nostri confronti”.

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