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Rosati (Zenit): "l'indice STAR sotto effetto PIR è a sconto"

11/3/2017 | Marcella Persola

Tra i primi a credere nelle potenzialità dello strumento e a convertire i due fondi,l'a.d. della società esclude l'ipotesi bolla e rispedisce ai mittenti le critiche sui piani individuali di risparmio


Giù le mani dai PIR e dall'idea che siano prossimi a una bolla. I detrattori sono tali perché non ne hanno capito le potenzialità. È questo il forte messaggio che lancia Marco Rosati (nella foto), amministratore delegato di Zenit una tra le prime società che ha risposto alla normativa cogliendo fin da subito l’opportunità dei PIR con due soluzioni gestite direttamente. I Fondi Zenit Pianeta Italia, un prodotto azionario Italia, e Zenit Obbligazionario, un obbligazionario misto flessibile che a partire dal mese di gennaio 2017 sono diventati entrambi PIR compliant.

 

"Siamo da più di 20 anni impegnati nel sostegno all’imprenditoria italiana e vicini alla parte produttiva del Paese, con una consolidata esperienza nel settore delle small e medium caps" racconta Rosati. "I PIR di Zenit puntano a fornire un sostegno all’economia reale italiana costituita in prevalenza da piccole e medie imprese che oggi faticano a reperire credito presso gli istituti bancari".

 

E sul fronte dei risultati le aspettative non sono state deluse. "La raccolta su questi due prodotti è stata di oltre 80 milioni sia dalla clientela privata che da altri istituzionali quali gestioni patrimoniali e polizze “unit linked" precisa Rosati. Oggi la società da lui guidata gestisce 175 milioni di masse in PIR. Al momento la società si dice soddisfatta di come hanno articolato l'offerta rispetto alla concorrenza. "Non abbiamo ancora creato il fondo bilanciato perché pensiamo che le due soluzioni proposte siano le migliori in quanto è il cliente a scegliere come personalizzarsi il portafoglio tra la componente obbligazionaria e quella azionaria. Non escludo però che potremmo realizzarlo in futuro visto che già più di qualche distributore ce lo ha richiesto" continua l'a.d. di Zenit.

 

E sul fronte delle critiche ai PIR, Rosati le rispedisce ai mittenti. "Se scomponiamo gli ultimi dati emerge che il 70-75% della raccolta di 5/6 miliardi realizzati è andato alle obbligazioni, il restante 25% è sull'azionario, quindi sul mercato azionario che capitalizza circa 600 miliardi, è stata aggiunta una goccia di 1,8 miliardi" riflette Rosati. "Inoltre se entriamo nello specifico e analizziamo l'indice STAR notiamo che non ha subito nessun effetto PIR" continua. Ma come non è forse il miglior indice dell'anno? "Certo, ma non per i PIR. Se andiamo a vedere gli utili attesi nel 2018 si noterà che i multipli sono inferiori alla media storica. Quindi non c'è stato nessun effetto PIR, anzi lo STAR sotto effetto PIR è a sconto" conclude Rosati

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