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Gam, 2018: gli eventi politici ed economici più significativi

1/5/2018 | Greta Bisello

Attenzione alta su alcuni elementi chiave che potrebbero pregiudicare l'anno appena iniziato. Da monitorare la riforma fiscale americana, il nuovo corso delle banche centrali e i mercati emergenti


Il 2018 si farà carico della pesante eredità lasciata alla fine dello scorso anno, molti di questi elementi rimangono da monitorare con estrema attenzione per gli impatti che potrebbero avere sui mercati finanziari.

Da chiarire rimane ancora l’attuale livello d’inflazione, il mercato considera pressoché impossibile un aumento ma un esito contrario porterebbe conseguenze importanti tanto sull’obbligazionario quanto sull’azionario. Secondo Larry Hatheway, capo economista, questa pregiudicherebbe l’efficacia dei classici portafogli bilanciati, ma, potenzialmente, potrebbe sostenere i portafogli multi-asset e multy-strategy che possono posizionarsi short come, per citarne uno, i target return.

 

Cosa nota ormai che le banche centrali saranno protagoniste indiscusse nei prossimo mesi, dato soprattutto i cambiamenti in atto è di questo avviso anche Tim Haywood, responsabile delle strategie obbligazionarie absolute return. L’aspetto positivo è che i percorsi divergenti di crescita economica e le politiche dei banchieri centrali è probabile creino opportunità nell’ambito degli investimenti obbligazionari nel corso del 2018.

Il trend in atto nell’ultimo periodo sarà destinato a cambiare e la chiave potrebbe essere l’unione tra la ricerca fondamentale di vecchia scuola con tecniche di investimento più moderne come long/short e relative value.

 

Volatilità molto bassa su tutti i mercati azionari nonostante accadimenti geopolitici non di poco conto cui abbiamo assistito livello internazionale. Niall Gallagher, responsabile delle strategie azionarie europee, si chiede quale potrebbe essere l’elemento capace di far tornare livelli “normali”.

 

Di America si continua a parlare non solo per la Fed ma anche per le riforme interne al Paese, prima tra tutte quella fiscale. Se la riforma dovesse andare finalmente in porto, questa potrebbe incrementare attività di acquisizioni e fusioni che subirebbero un’ulteriore spinta da risorse provenienti da tasse o da ritorni in patria di capitale, lo afferma Roberto Bottoli, responsabile delle strategie Merger Arbitrage

La riforma stessa, tuttavia, propone anche un limite alla deducibilità delle spese per interessi, aspetto che potrebbe ridurre il ricorso al debito e rendere non economicamente convenienti certi buyout a leva – operazioni tipiche delle società di private equity - limitando di conseguenza questa tipologia di transazioni.

 

Gli Stati Uniti si vedono coinvolti su molti fronti anche a livello di relazioni esterne con altri Paesi. Il NAFTA ad esempio, è un trattato ancora sul tavolo delle contrattazioni che avrebbe rivolgimenti decisivi sia per l’altro attore, il Messico, che per i mercati emergenti più in generale

Paul McNamara, direttore degli investimenti per le strategie emerging markets, rintraccia nel protezionismo imperante di Trump un rischio di non poco conto per la crescita dei suddetti mercati, che sconterebbero un ipotetico innalzamento dei dazi.

Allo stesso tempo, le elezioni in Messico, il cammino delle riforme e le consultazioni elettorali in Brasile, la politica interna dei partiti in Sud Africa e gli sviluppi in Turchia potrebbero essere tutte concause di un aumento della volatilità dei rendimenti dei mercati emergenti.

 

Nel 2018 John Seo, responsabile delle strategie insurance-linked securities e co-fondatore della Fermat Capital Management, LLC si aspetta un incremento del 10% dei rendimenti ponderati per il rischio nel segmento dei cat bond e in quello delle ILS (insurance-linked securities). Nel 2017 i rendimenti attivi hanno aiutati a bilanciare le perdite e fornire un rendimento netto positivo, nonostante una serie di perdite guidate dagli uragani Harvey, Irma e Maria (HIM). Il mercato delle ILS non ha aderito completamente ad alcuni fondamentali, che derivano dal fatto che le perdite derivanti da HIM, perdite sostanziali, si attesteranno approssimativamente intorno ai 60 miliardi di dollari, 40 in meno rispetto alla previsione più condivisa. Ci aspettiamo anche che nel 2018 le assicurazioni legate ai cat-bond superino ogni precedente record con un apporto di circa 12 miliardi di dollari sul mercato.

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