Tempo di lettura: 2min

Comgest, mercati emergenti: la Cina traccia la rotta

1/5/2018 | Greta Bisello

Se si parla di azionario emergente, Emil Wolter, emerging markets portfolio manager di Comgest si dice cautamente ottimista sia per il 2018 che in una visione di lungo periodo


I mercati emergenti continuano a far interrogare il mercato e gli investitori. Emil Wolter, emerging markets portfolio manager di Comgest si dice cautamente ottimista per l’asset class nel 2018 e, cosa più importante, sul lungo termine.

La bilancia dei pagamenti è tornata in positivo nel 2016 così da permettere ai consumi di riprendersi e inoltre si è ridotto il debito corporate. Le economia emergenti, soprattutto se si guarda verso l’Asia, lasciano ben sperare grazie alla loro soslidità.

La sovraperformance per i mercati emergenti nell’anno appena concluso è stata spinta dal’IT un dato che differisce rispetto ai cicli precedenti.

 

La Cina sta tornando a essere il fattore di cambiamento per i mercati emergenti. Per lungo periodo il Paese è stato un esempio di economia industriale tradizionale basata sul lavoro a basso costo. Questo modello di crescita è tuttavia legato al passato. Il Paese ormai punta a raggiungere alto reddito nei prossimi sette-otto anni. Attualmente può vantare il primato per la vendita di robot, presenta il maggior numero di utenti internet mondiale, è terza per domande di brevetto, conta il dato più alto di laureati di università STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics, in italiano scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) ed è il principale esportatore di prodotti ad alto valore aggiunto. L’innovazione si sviluppa sia tramite internet che nelle applicazioni industriali e di consumo.

 

Questi cambiamenti strutturali in Cina si ripercuotono sull’azionario emergente e sono visibili all’interno della composizione dell’MSCI EM Index stesso. Nonostante il settore IT abbia già triplicato il suo peso negli ultimi nove anni, il futuro presenta un grande quantità di opportunità legate ai temi dell’innovazione, in particolare in Asia. Queste opportunità sono positivamente correlate alla crescita del reddito pro capite e meno al ciclo economico.

I mercati emergenti offrono oggi valutazioni relativamente interessanti, crescita migliore e cambiamenti strutturali positivi a livello sia micro che macro. Rimangono alcuni rischi, che sono tuttavia meno specifici dei mercati emergenti e di natura più globale. La volatilità dell’azionario emergente potrebbe quindi tornare, ma per gli investitori è cruciale che le opportunità di investimento siano meno legate ai cicli è più alla crescita strutturale. Questo cambiamento difficilmente invertirà la sua tendenza nel prossimo futuro considerata la direzione presa dalla Cina.

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?