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Titoli di Stato: perché i rendimenti sono tornati a crescere

1/31/2018

Per JP Morgan è il segnale di un cambio di rotta da parte della Bce. Ma la maggior parte continua a essere poco allettante: circa il 32% è ancora in territorio negativo


A fronte della crescita globale robusta e ampiamente diffusa, varie Banche Centrali hanno seguito l'esempio della Federal Reserve  adottando una politica più restrittiva. La Banca Centrale Europeasarà la prossima? "La Bce sembrerebbe la candidata più probabile a giudicare dalla vitalità dell’economia della regione, che questa settimana è stata ufficialmente riconosciuta dalle agenzie di rating con la promozione di Spagna e Grecia. Il fattore principale che la trattiene è l’inflazione ancora troppo bassa. Tuttavia, in passato è già successo che l’istituto di Francoforte abbia alzato i tassi in presenza di un’inflazione di livello analogo a quello attuale" si legge nell’ultimo bollettino settimanale sul mercato obbligazionario di JP Morgan AM.

Gli esperti dell’asset manager statunitense fanno notare che, malgrado la robusta crescita dell’area euro, il mercato continui a scontare un rialzo iniziale dei tassi di soli 10 punti base da parte dell’Eurotower entro marzo 2019 e un’altra stretta, sempre di 10 punti base, entro giugno dello stesso anno. Ma Francoforte potrebbe muoversi anche prima. "I rendimenti dei titoli di Stato, infatti, stanno cominciando ad adeguarsi alla nuova realtà, come dimostra il progresso di 17 punti base allo 0,59% segnato dal tasso del Bund tedesco da inizio anno. Per il momento i rendimenti della maggior parte delle obbligazioni governative dell’Eurozona continuano ad essere poco allettanti, e infatti circa il 32% del mercato è ancora in territorio negativo" si legge nel bollettino che riporta dati aggiornati al 23 gennaio.

Cosa significa per gli investitori obbligazionari? "ll quadro tecnico delle obbligazioni governative dell’area euro è eterogeneo. L’offerta relativamente abbondante di questo mese è stata ben assorbita dal mercato. Ad esempio, l’emissione di 10 miliardi di euro di titoli decennali della Spagna ha raccolto oltre 43 miliardi di euro, a riprova dell’elevata fiducia degli investitori nei confronti dell’economia del Paese. D’altro canto, il programma di acquisti di obbligazioni della Bce, uno dei principali fattori tecnici a sostegno dei titoli di Stato dell’Eurozona, è in via di esaurimento. A partire da questo mese gli acquisti mensili complessivi verranno infatti dimezzati da 60 a 30 miliardi, e sinora a farne le spese sono state principalmente le obbligazioni governative anziché quelle societarie o i covered bond” conclude JP Morgan AM.

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