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M&G: le riforme fanno bene alla Cina

2/15/2018 | Greta Bisello

Per Matthew Vaight ci sono interessanti opportunità nelle società di proprietà statale del settore industriale e manifatturiero


Le riforme fanno bene alla Cina e questo è un dato di fatto. Nonostante le passate preoccupazioni per l'economia del Paese, Matthew Vaight, gestore del fondo M&G Emerging Market, dichiara attuale ottimismo.

 

Si vedono interessanti opportunità nelle società di proprietà statale del settore industriale e manifatturiero, aziende tradizionalmente associate alla ‘Old China’. Queste azioni sono state trascurate negli ultimi anni perché gli investitori si sono concentrati sul tema dei consumi. Tuttavia, in settori come quello dell’energia e dell’industria la profittabilità è recentemente aumentata senza che le valutazioni ne tenessero il passo (vd Figura 1) e questo crea una situazione interessante.

 

Figura 1: La ‘Old China’ registra i maggiori profitti

Fonte: MSCI, Factset, Morgan Stanley Research, dati mensili sul ROE aggiornati a ottobre 2017, mentre i dati sul P/B sono aggiornati al 21 novembre 2017

 

Dopo le riforme sul fronte dell’offerta, la capacità di produzione delle industrie pesanti come la cementiera e la siderurgica sta subendo un taglio permanente. 

Significativo il fatto che sembra esserci una nuova attenzione alla profittabilità e al mantenimento di buoni flussi di cassa, e non un focus esclusivo sugli utili.

 

Si apre una nuova parentesi anche per il settore bancario cinese. Il livello di crediti inesigibili nel sistema sembra in diminuzione, in parte come conseguenza di un ambiente economico in miglioramento, ma dovuto anche alla dismissione o vendita delle sofferenze.

Il Governo dal canto suo ha preso iniziative per far si che il sistema finanziario funzioni in maniera migliore: attraverso la riduzione della quantità di leva nel sistema, una regolamentazione più stringente sui prestiti e un giro di vite su alcuni prodotti di risparmio.

 

Maggiore disciplina in tema di prestiti bancari poichè la capacità di prestare è stata resa dipendente dalla solidità finanziaria della banca. In questo contesto, le banche meglio gestite, più disciplinate e con i bilanci più solidi dovrebbero essere avvantaggiate. Verosimilmente, per la prima volta da sempre, ci sarà una vera differenziazione tra le banche; inoltre, in generale, c’è uno spostamento nel settore verso prestiti al retail più profittevoli e meno rischiosi.

Per la prima volta, conclude Matthew Vaight recentemente abbiamo investito in una banca cinese di proprietà statale.

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