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GAM: positivi gli emergenti, con qualche eccezione

3/20/2018

Confermato l'atteggiamento bullish verso le nuove economiche, attenzione agli attuali livelli di crescita della Cina e alla situazione fiscale in Brasile


Il contesto macro continua a sorridere all'eurozona, cresce il credito, il rapporto debito/PIL sta diminuendo. La crescita tendenziale per l’Eurozona è pari all’1,5% circa, mentre il dato del PIL è intorno al 2,5%. 

 

Lo scorso anno ha riservato sorprese positive per l'Europa e negative per gli Stati Uniti contribuendo a rafforzare l'euro. Tuttavia la postività diffusa ha fatto si che i margini si siano ridotti e si può assistere a un'inversione dle trend rispetto al 2017. 

Mike Biggs, investment manager della strategia Local Emerging Market Fixed Income di GAM prevedere che l’euro si mantenga stabile o vada a indebolirsi leggermente. L’inflazione core si sta muovendo trasversalmente, come evidenziato dal dato di questa settimana (1,0%), mentre l’inflazione complessiva è leggermente calata nel mese di febbraio fino all’1,2% - il minimo da dicembre 2016. L’inflazione appare buona e le prospettive di crescita sono in lieve diminuzione, quindi sembra probabile che la BCE possa infine annunciare una data per il suo primo aumento dei tassi di interesse.

 

GAM conferma l'atteggiamento bullish sui mercati emergenti (Cina esclusa), dove è possibile assistere a una ripresa particolarmente forte del PIL in Brasile. La crescita del credito, per quanto si mantenga negativa, è ora in aumento, segnale di un passaggio in positivo dell’impulso creditizio.

Per quanto riguarda la Cina i dati delle ultime settimane sono ridotti come conseguenza dei festeggiamenti per il nuovo anno lunare, al punto che alcuni indicatori chiave non vengono aggiornati da dicembre. Il primo dato significativo che è stato diffuso è il PMI, che in questo periodo è in calo e si attesta a 50,3 nel mese di febbraio, il valore più basso degli ultimi 19 mesi. Anche la crescita del credito sta rallentando come programmato e ci si aspetta quindi una diminuzione della crescita economica. Quella consigliata è una posizione più cauta qualora dovessimo vedere segnali di un rallentamento più brusco.

 

Dal punto di vista fiscale il Brasile rimane problematico e la riforma pensionistica – assolutamente necessaria – sta soffrendo alcuni ritardi. La crescita solida dovrebbe tuttavia favorire sorprese positive nel gettito fiscale. La bilancia delle partite correnti è quasi in equilibrio, anche questo un dato positivo per la crescita. Ci aspettiamo quindi degli upside marginali per il dollaro, che garantiranno ulteriori utili rispetto ai già robusti rendimenti dell’obbligazionario locale.

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