Tempo di lettura: 2min

Amundi, Bce colomba: per quanto ancora?

3/26/2018 | Greta Bisello

Il Presidente Draghi elimina l'orientamento accomodante avuto sin'ora e inizia la fase che porta alla conclusione del programma d'acquisto, il mercato dovrà scegliere come reagire


Il Presidente Draghi si avvia verso l'ultimo anno del suo mandato e in concomitanza inizia per la Bce la fase conclusiva del programma di acquisti. Nonostante questo fosse nei piani da tempo, il mercato potrebbe reagire in diverse maniere, e si è già di fronte a una prima fase di volatilità.


Andrea Brasili, senior economist di Amundi, commenta le ultime parole del Presidente della banca centrale europea:" Il consiglio direttivo della BCE si è comportato in modo sostanzialmente in linea con l'incontro precedente (compreso ciò che è emerso dai verbali come una sorta di messaggio post-datato). Il consiglio ha rimosso il cosiddetto easing bias, ossia l’orientamento accomodante, sul programma di acquisto di attività (vale a dire il riferimento alla possibilità di aumentare l’ammontare e la durata degli acquisti se necessario), ma il presidente Draghi è stato accomodante nel commentare il cambiamento, affermando che si trattava di una sorta di decisione che guarda il passato, riconoscendo il declino nella volatilità dei dati di inflazione. Pensiamo che la BCE manterrà questo approccio nell'invio di piccoli messaggi progressivi, quindi nel verbale (previsto per il 12 aprile) conosceremo ciò su cui si concentrerà la discussione del prossimo incontro (il 26 aprile)".

 

Nel contesto globale però non pesano soltanto le decisioni della banche centrali ma anche le conseguenze a provvedimenti politici, come il protezionismo messo in campo dal Presidente Trump, prosegue Brasili: "In primo luogo, tali questioni dovrebbero essere discusse in contesti multilaterali appropriati (e non possono essere decisioni unilaterali). Secondo, non è l'impatto diretto del protezionismo che è preoccupante; i veri problemi sono gli "effetti secondari": su possibili rappresaglie, sui tassi di cambio e, in particolare, sulla fiducia. La BCE sta preparando attentamente la exit strategy poiché a fiducia nell’economia domestica si sta rafforzando".

 

In una fase di mercato come questa, secondo Eric Brard, head of fixed income, l'implementazione di un'adeguata stategia sui tassi d'interesse sarà fondamentale: "A nostro avviso, per trovare valore nell'attuale contesto caratterizzato da premi per il rischio di credito compressi. I gestori di portafoglio devono rimanere concentrati su tre temi principali: un trend in aumento dei tassi implica un sottopeso della duration combinato con strategie che puntano ad un graduale appiattimento della curva dei rendimenti; strategie di duration breve e di appiattimento della curva sono costose in termini di carry, quindi è importante mantenere la flessibilità all'interno della gamma di strumenti a reddito fisso. L'investimento in obbligazioni indicizzate all'inflazione potrebbe anche aggiungere alpha in quanto la classe di attività è ancora sottovalutata".

Condividi

Seguici sui social

Advisor è la prima piattaforma interamente dedicata alla consulenza patrimoniale e al risparmio gestito con oltre 38.000 professionisti già iscritti


Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione


  • Leggi articoli esclusivi
  • Salva le tue news preferite
  • Partecipa ad eventi esclusivi
  • Sfoglia i magazine in anteprima

Iscriviti oggi!

Hai già un profilo? Accedi qui

Cerchi qualcosa in particolare?