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Raiffeisen Capital Management: la Russia dopo le sanzioni

5/7/2018

Nuove misure da parte del governo russo a causa a fattori contingenti di altri Paesi, primo fra tutti le misure del Presidente Trump. Possibilità nel breve termine, attenzione nel lungo, ecco quali le ragioni


A gennaio l’economia russa ha registrato un tasso di crescita di circa il 2%, superiore a quello del quarto trimestre del 2017. A causa del basso tasso d'inflazione, in marzo la banca centrale ha nuovamente ridotto il tasso d'interesse di riferimento al 7,25% e all’inizio di aprile gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni a società e singoli cittadini russi.

Le nuove misure sono state motivate da un “modello crescente di attività ostili della Russia nel mondo”. Le nuove sanzioni vietano ai cittadini e alle aziende statunitensi il commercio con o il possesso di azioni e obbligazioni di determinate società russe e congelano anche alcuni beni patrimoniali russi negli USA. Un gruppo di imprenditori russi e di aziende, che presumibilmente hanno stretti legami con il Cremlino, sono stati inseriti in una lista nera. Tra questi figurano alcuni dei più ricchi oligarchi del paese.

 

Secondo l'analisi di Raiffeisen Capital Management, la borsa di Mosca ha reagito con forti ribassi, che hanno trascinato con sé anche i titoli azionari russi non direttamente colpiti dalle sanzioni, così come le azioni di società russe quotate su borse estere (come Londra) o i cui principali azionisti hanno forti legami con la Russia. Anche le azioni di società internazionali che a livello economico sono molto attive in Russia sono finite sotto pressione. Anche il rublo è crollato e ha perso circa il 10% del suo valore in sole 48 ore, per poi stabilizzarsi nuovamente poco dopo.

La Banca centrale russa ha dichiarato di non ravvisare grandi rischi per la stabilità finanziaria del paese. Il mercato azionario russo ha registrato lievi perdite nel mese di marzo, ma prima dell'annuncio delle sanzioni era stato uno dei mercati azionari EM con i migliori risultati quest'anno.

 

Sebbene la Russia sia ovviamente di grande importanza nella regione dell’Europa dell’Est, non svolge un ruolo centrale nei portafogli globali dei mercati emergenti, dove sono rappresentati anche la Cina, l’India e i paesi dell'America Latina. Un periodo di assestamento di breve termine può essere gestito agevolmente. Non è tuttavia possibile prevedere se gli Stati Uniti adotteranno altre misure analoghe. Per il momento il mercato russo resta interessante per gli investimenti di breve termine, ma nel lungo termine il contesto di questo mercato andrà valutato con attenzione e probabilmente molte posizioni non saranno mantenute.

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