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Obbligazionario: nuove opportunità in un contesto che cambia

5/9/2018

Volatilità, cambio di politica monetaria da parte delle banche centrali e un probabile ritorno dell'inflazione, ecco come reagirà il comparto obbligazionario


Curve di rendimenti sempre meno piatte, volatilità che torna a farsi sentire e le banche centrali che si preparano ad uscire da programmi accomodanti. Come comportarsi?

 

Secondo l'analisi di Peter De Coensel, fixed income chief investment officer, Degroof Petercam AM, le obbligazioni periferiche offrono un valore aggiunto, in quanto il profilo finanziario di questi paesi si sta consolidando e, allo stesso tempo, i leader chiave dello scenario politico come Merkel e Macron sembrano essere sulla stessa lunghezza d’onda "pro-Europa". Il rating di questi paesi periferici è già migliorato e continuerà a migliorare, conducendo a una riduzione degli spread. 

 

Guardando fuori dall'Europa, per Degroof Petercam AM è interessante anche il debito pubblico in valuta locale dei mercati emergenti, ma a causa della sua maggiore volatilità, l'esposizione a questa classe di attivi deve rimanere modesta. Siamo interessati al Brasile, al Sudafrica e, dalla fine di questo trimestre, al Messico, soprattutto per le loro prospettive di ripresa economica in condizioni disinflazionistiche.

 

De Coensel conclude sul tema dell'inflazione: "Quella americana dovrebbe aumentare e sono molto probabili sorprese al rialzo, anche se non ancora prezzate nel mercato. Spesso si sente dire: "Non combattete la Fed" e noi non abbiamo intenzione di farlo. Prevediamo tre rialzi in totale negli Stati Uniti per il 2018 – uno già avvenuto e due in arrivo -, mentre in Europa la graduale riduzione del quantitative easing questo autunno significa una stretta indiretta della politica monetaria. Da qui la nostra esposizione di circa il 25% sulle obbligazioni indicizzate all’inflazione, di cui il 15% investito in titoli legati all’inflazione statunitense e il 10% investito in obbligazioni indicizzate italiane e spagnole. Il loro potenziale si manifesterà non appena le aspettative di inflazione raggiungeranno il livello auspicato". 

 

Nell'analisi di Christel Rendu de Lint, head of global & absolute return fixedincome di Union Bancaire Privée si evidenzia come le attuali condizioni di mercato favoriscono una gestione attiva delle obbligazioni, il cui obiettivo è il conseguimento di rendimenti assoluti, ossia non vincolati da indici di riferimento. L'approccio attivo è particolarmente importante dato che gli investitori euro hanno ancora poco margine di manovra per far fronte ai futuri aumenti dei tassi. Il primo passo consiste nell'adottare un approccio dinamico alla duration e al rischio di credito. 

 

La conclusione dell'esperto di UBP è l'utilizzo di strategie derivate, che attualmente offrono un carry and roll-down più elevato rispetto alle tradizionali obbligazioni investment grade sia in euro che in dollari. Infine, la forza di un portafoglio obbligazionario dipende inevitabilmente da un'attenta selezione delle singole obbligazioni e dei singoli segmenti. Da questo punto di vista, investire in high yield a livello globale e tramite CDS, è una fonte di valore. I CDS sono meno costosi delle obbligazioni tradizionali, oltre ad avere una durata inferiore e una maggiore liquidità. 

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