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Gestore della settimana: Groupama AM il fixed income è a un punto di svolta

5/22/2018 | Marcella Persola

Il mercato obbligazionario grazie ai profondi cambiamenti subiti, offre oggi ai gestori numerose opportunità d’investimento. Questa la view sul mercato di Gaelle Mallejac, active management investment director del gruppo


"Il mercato obbligazionario ha subìto profondi cambiamenti negli ultimi anni e offre oggi ai gestori la possibilità di accedere a numerosi strumenti e classi di attivi che permettono di cogliere numerose opportunità d’investimento su scala internazionale" è questa l'idea espressa da Gaelle Mallejac, active management investment director di Groupama Asset Management, che racconta anche le caratteristiche degli ultimi prodotti lanciati dal gruppo sul mercato.

 

Recentemente avete lanciato tre nuovi prodotti in ambito fixed income. Ci può illustrare brevemente le caratteristiche di tali prodotti?

L’idea di lanciare nuovi prodotti fixed income nasce dalla consapevolezza che il mercato obbligazionario ha subìto profondi cambiamenti negli ultimi anni e offre oggi ai gestori la possibilità di accedere a numerosi strumenti e classi di attivi che permettono di cogliere, con maggiore flessibilità e reattività, numerose opportunità d’investimento su scala internazionale. Grazie alla pluriennale esperienza in ambito fixed income del nostro team di gestione, abbiamo lanciato tre nuovi prodotti che sono espressione di questi cambiamenti e che sono caratterizzati da un approccio “unconstrained”. Il G Fund Absolute Return Bonds è un fondo absolute multi-class. La strategia è dinamica e flessibile ed esplora tutti i performance drivers dell’universo fixed-income attraverso l’utilizzo di tre differenti approcci (Directional, Relative Value, Insurance Management): privo di una struttura direzionale, il fondo ha come obiettivo quello di generare valore in qualsiasi contesto di mercato e di trarre profitto sia dalle fasi rialziste che da quelle ribassiste. Il G Fund – Global Breakeven Inflation ha per obiettivo quello di sfruttare le divergenze nelle aspettative di inflazione tra i vari mercati. Queste inefficienze consentono al gestore di porre in essere posizioni lunghe e corte nel mercato dei titoli di stato. Tale strategia è indicata in un contesto di rialzo dei tassi guidato dall’inflazione come quello che ci si attende nel prossimo futuro. L’universo d’investimento è composto principalmente dai paesi sviluppati e, in misura minore, dai mercati emergenti. Infine, il G Fund Euro High Yield ha uno stile di gestione attivo con un approccio di tipo fondamentale basato sul bond picking e sulle convictions del team di gestione. Per conseguire specifici target di rendimento, il team di gestione utilizza numerosi performance drivers. La strategia d’investimento è di tipo “bottom up” ed è basata su tre diversi pilastri: al portafoglio “core” in cui sono selezionati emittenti in fase di riduzione del debito e in recovery, con una buona visibilità a un anno, si aggiungono delle strategie di tipo “carry” e di tipo overlay in derivati per la copertura del rischio di credito e la gestione attiva del beta.

 

Su quali mercati vi siete posizionati?

I mercati obbligazionari, in particolare quelli europei, sono oggi ad un punto di svolta: i tassi dei bond governativi sono bassi ma ci aspettiamo un rialzo a seguito del miglioramento del contesto macroeconomico e della fine delle misure accomodanti attuate dalla BCE. Un aumento dei tassi di interesse porta inevitabilmente ad una riduzione del valore dei titoli. Potrebbe risultare difficile generare valore in un mercato nel ciclo attuale, ma non è così. Siamo profondamente convinti che strategie d’investimento dinamiche e flessibili siano fondamentali in questi momenti. L’utilizzo dei derivati che permette di aumentare o ridurre l’esposizione al mercato obbligazionario e forex in maniera rapida è estremamente importante. Un universo d’investimento ampio che includa emittenti pubblici e privati di tutti i paesi, sviluppati ed emergenti, lo è altrettanto. Attualmente siamo confident sull’inflazione perché prevediamo un forte incremento dei prezzi di alcune materie prime. Siamo esposti sul mercato delle obbligazioni convertibili europee perché riteniamo i fondamentali delle società solidi. All’interno del mercato corporate, dato il buon ciclo economico, siamo esposti sui settori ciclici (Consumer cyclicals, Capital Goods, Basic Industries) e abbiamo sovraponderato i finanziari per ragioni legate all’evoluzione della regolamentazione bancaria e al miglioramento dei bilanci delle banche. In particolare crediamo che il debito subordinato di alcune banche solide dei paesi periferici possa essere un’interessante opportunità d’investimento.

 

Quali sono gli elementi da monitorare?

 

Sicuramente, in linea generale, i rischi maggiori sono riconducibili a possibili shock causati da un repentino aumento dei tassi di interesse e dal conseguente allargamento dei credit spread. Le nostre strategie d’investimento mirano a neutralizzare i rischi tipici del mercato fixed income ma, da questo punto di vista, è fondamentale che le previsioni di crescita e inflazione non vengano però disattese.

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