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J.P. Morgan AM, obbligazioni: le opportunità del secondo semestre

7/11/2018 | Greta Bisello

Dal bolletino settimanale sui bond che registra nuove possibilità per recuperare le perdire della prima parte dell'anno


 

Si è concluso un primo semestre difficile per il reddito disso e i rendimenti sono risultati deludenti. 

Il quadro fondamentale è positivo e i dati macroeconomici statunitensi si mantengono solidi e la crescita del PIL del secondo trimestre dovrebbe attestarsi al 3-4%, mentre l’inflazione riprende gradualmente vigore.

Dal'analisi del team gobal fixed income, currency and commodities Group di J.P. Morgan Asset Management il rallentamento dei dati economici europei segnala che il movimento sincronizzato della crescita si sta probabilmente attenuando, ma la politica monetaria inizia a stabilizzarsi e l’economia globale continua nel complesso ad espandersi.

 

Non bisogna però tralasciare l'impennata di volatilità che non sembra destinata a rientrare. Gli spread delle obbligazioni societarie Investment Grade statunitensi si sono ampliati di 30 punti base (pb) nel primo semestre, mentre i differenziali dei titoli High yield europei sono saliti di oltre 100 pb e quelli statunitensi di 20 pb. Anche gli emergenti hanno risentito pesantemente dell’aumento della volatilità e il rendimento dell’indice delle obbligazioni in valuta locale è salito di quasi 50 punti base al 6,6%. Nello stesso periodo i tassi dei Treasury decennali sono gradualmente aumentati dal 2,4% al 2,8% e di conseguenza gli investimenti nel reddito fisso hanno prodotto risultati deludenti: i rendimenti dei titoli High Yield europei sono scesi dell’1,7% da inizio anno e i vari segmenti del debito dei Mercati Emergenti hanno registrato perdite comprese tra il 3% e il 6,5% (tutti i dati sono aggiornati al 30 giugno). 

 

Sul fronte dell’offerta, prosegue l'analisi del team, vi sono buone ragioni per muoversi con cautela nel resto dell'anno, visto che le emissioni societarie Investment Grade sul mercato primario europeo dovrebbero acquistare vigore in parallelo alla riduzione degli acquisti di obbligazioni societarie da parte della Banca Centrale Europea. Tuttavia, i deflussi da alcune aree del mercato sembrano indicare che gli investitori siano pronti a rientrare in campo nel secondo semestre, se si presentassero opportunità interessanti.

 

A causa della portata di alcune delle correzioni registrate, ora le valutazioni stanno tornando su livelli interessanti e i prezzi di mercato scontano la maggior parte delle notizie negative e dei rischi geopolitici. Alla luce della situazione, il secondo semestre potrebbe offrire opportunità per recuperare le perdite subite nel “primo tempo”.

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