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OMGI: con l'oro il tempismo è tutto

7/24/2018 | Greta Bisello

Aumenta il timore di un sell-off a causa del cambiamento delle politiche monetarie delle Banche centrali, negli Stati Uniti e in Eurozona e di conseguenti errori


Gli investitori nell'attuale contesto di mercato, si stanno chiedendo se l'oro possa ancora esplicare la sua funzione di bene rifugio contro eventuali complicazioni della politica messa in atto delle banche centrali, fungendo anche da elemento di diversificazione per i portafogli. 

 

Su questo, Ned Naylor-Leyland, gestore del fondo Old Mutual Gold & Silver, OMGI, afferma che: "In generale, i prezzi dei lingotti d’oro e dei titoli delle società di estrazione dell’oro aumentano quando i tassi di interesse reale scendono e decrescono quando i tassi di interesse reale salgono. Di conseguenza, le previsioni sulla politica monetaria USA e sull’inflazione sono di cruciale importanza. Quindi, se le aspettative sui tassi di interesse aumentano più lentamente rispetto a quelle sull’inflazione, si tratta di una notizia positiva per i lingotti d’oro e per le società di estrazione. La situazione contraria è invece negativa per l’oro".

 

"Le banche centrali hanno presidiato uno dei periodi espansivi più lunghi della storia. Non stupisce il fatto che le condizioni artificiali che hanno creato abbiano spinto i prezzi degli asset rischiosi al rialzo e ridotto la volatilità. Di conseguenza, i tentativi degli istituti centrali di tornare a qualcosa di simile alla normalità rappresentano una minaccia per i prezzi elevati degli asset rischiosi e per i bassi livelli di volatilità" prosegue l'esperto.

 

E' bene, secondo OMGI, valutare se sia il momento di diversificare il portafoglio attraverso un’allocazione sull’oro, guardando per esempio a come l’oro abbia performato in periodi di bruschi crolli dell’azionario. Come ricorda Naylor-Leyland, tra il 26 gennaio e l’8 febbraio di quest’anno, quando nei mercati abbiamo assistito a un picco della volatilità, il metallo prezioso ha registrato un calo del 2,3% (in termini di dollari) rispetto al -9,1% dell’MSCI World Index, mentre durante la crisi finanziaria tra il 31 ottobre 2007 e il 9 marzo 2009, l’oro ha mostrato un +15,8% rispetto a un calo del 59,1% dell’MSCI World Index.

 

L'attenzione poi dovrà ricadere su come bilanciare il portafoglio: "Modificare il mix tra lingotti d’oro e azioni di società di estrazione nel portafoglio può aiutare a sostenere i rendimenti in momenti in cui le quotazioni dell’oro aumentano e a limitare l’effetto del calo dei prezzi del metallo giallo sulle performance - e conclude - Nello scegliere i titoli delle società di estrazione, non bisogna sottostimare l’importanza del rischio geopolitico e operativo. Il nostro consiglio è di evitare alcuni paesi e limitare i titoli detenuti in portafoglio a un paniere di titoli di cui si conoscono in modo approfondito i rischi. L’impatto sui prezzi di molti titoli di società di estrazione russe ad aprile, quando gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni alla Russia, mostra i vantaggi di tale approccio".

 

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