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Ethenea: nel secondo semestre lo spread spaventa ancora

8/3/2018 | Greta Bisello

Si continua a parlare del differenziale tra Btp e Bund tedeschi, l'Italia rende ancora nervosi gli investiori che dovranno cercare le giuste strategie per fronteggiarne il rischio


Ancora spread e ancora incertezza. Dopo la salita del differenziale Btp-Bund nel periodo elettorale, torna il timore da parte degli investitori in fatto di geopolitica ma soprattutto per la situazione italiana.

Su questo Thomas Herbert (nella foto), head of portfolio management di Ethenea afferma che: “L’incertezza dei mercati è in gran parte legata a temi politici e, su questo piano, siamo molto preoccupati per la situazione in Italia, che probabilmente peggiorerà ulteriormente prima che le cose si risollevino. Per questo motivo, nei nostri portafogli stiamo prendendo posizione per beneficiare della risalita dello spread Btp-Bund che ci attendiamo nel secondo semestre 2018”. 

 

Se si esclude per un attimo il contesto geopolitico, è bene tornare a guardare ai fondamentali, ancora l'esperto di Ethenea: “La Cina, gli Stati Uniti e l'Europa rappresentano insieme circa il 60% dell'economia globale. Negli Stati Uniti, l'economia beneficia delle politiche fiscali, della spesa per le infrastrutture e di un onere normativo ridotto. Questo, insieme a un mercato del lavoro ancora molto forte, dovrebbe continuare a sostenere l'economia fino al 2019. L'inflazione continuerà ad aumentare e i rendimenti saliranno, mentre i tassi europei rimarranno bassi più a lungo”

 

La Cina per il momento non fa paura, nonostante il rallentamento della sua economia che però, assicura Herbert sarà piuttosto prevedibile e graduale tanto da non turbare gli equilibri globali. 

 

Le strategie per la seconda parte del 2018 continuano a prediligere l'azionario ma con qualche rimodulazione: “Riteniamo che sia necessario spostare l'attenzione verso il mercato statunitense e quello cinese, sottopesando l’esposizione in Europa”, conclude Herbert, “mentre, per quanto riguarda le obbligazioni, occorre concentrarsi su quelle societarie di alta qualità, riducendo le posizioni in titoli high yield. Continuiamo a mantenere nei nostri portafogli anche una piccola posizione in oro, a scopo di diversificazione”.

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