Tempo di lettura: 1min
8/21/2018 | Greta Bisello
Continua a far discutere il "caso" Italia, con il Paese in attesa di giudizio da parte dell'agenzia di rating Moody's, slittato a ottobre, e con gli investitori che temono le prossime mosse del nuovo Governo.
Al centro il tema del deficit del 3%, il timore, come spiega nella sua analisi Mondher Bettaieb, head of fixed income di Vontobel AM, è quello che il bilancio italiano 2019 possa causare una violazione degli orientamenti comunitari (alla luce del precedente bilancio del governo che prevedeva un disavanzo pari allo 0,8%).
Secondo Bettaieb inoltre: "Siamo già all'apice di un ritorno di fiducia degli investitori in Italia. Il presidente Mattarella ha nominato un ministro delle Finanze conservatore, Giovanni Tria, che auspica un bilancio che porti il paese a un deficit dell'1,5-1,7% (ben al di sotto della regola del 3% per l'UE). Questo darebbe al Governo circa 12 miliardi di euro all'anno in più da spendere. Un totale di circa 60 miliardi di euro per i cinque anni di mandato del governo non è male. Pertanto, ci attendiamo un deficit di bilancio di circa l'1,6%".
Non solo però è importante notare come esista la possibilità di un'ulteriore garanzia che dovrebbe rinvigorire la fiducia degli investitori, prosegue in questo senso l'esperto: "Il Presidente deve approvare il bilancio e Mattarella ha dichiarato pubblicamente che non firmerà un bilancio che metta a repentaglio la stabilità finanziaria del paese, come senza dubbio farebbe una violazione della regola del 3% della Commissione Europea".
Accedi a funzionalità esclusive e migliora la tua esperienza di navigazione
Abbonati a prezzi speciali. La rivista sul tuo desk in ufficio
Scopri le categorie