Lo spread italiano torna a far parlare. Dopo una stabilizzazione a luglio, dovuta anche da una minore liquidità, le prime due settimane di agosto hanno visto la forbice tra BTP decennali italiani e bund tedeschi salire nuovamente tanto da raggiungere la fiammata di maggio, per poi ripiegare. 

Complice di questo calo l'annuncio dell'agenzia di rating Moody's di posticipare il suo giudizio sull'Italia, in attesa di nuovi elementi circa il bilancio fiscale, previsti per ottobre. 

 

L'analisi del team research, strategy and analysis di Amundi ci aiuta a fare chiarezza su questo, le incertezze sul contenuto della legge di bilancio, la volatilità sul debito italiano probabilmente continuerà anche nelle prossime settimane nonostante gli spread attuali sembrino già scontare una maggior probabilità di allentamento della posizione fiscale.

 

Non solo, da evidenziare come i dati di mercato pubblicati recentemente evidenziano che gli investitori stranieri hanno ridotto la loro esposizione a maggio e a giugno, mentre le banche italiane hanno rafforzato le loro posizioni sui BTP. Gli analisti di Amundi inoltre prevedono che l’offerta di nuove obbligazioni da ora fino alla fine del 2018 probabilmente sarà sensibilmente più bassa rispetto al primo semestre, e ciò contribuirà a ridurre le pressioni tecniche sui BTP.

 

Sullo sfondo a livello internazionale la crisi della lira Turca (che ha perso circa il 20% nei confronti del dollaro USA, vittima di un pesante attacco giustificato dalla sua grande vulnerabilità esterna) e le rinnovate tensioni commerciali, il 23 agosto è entrata in vigore una seconda tranche di dazi doganali che va a colpire le importazioni cinesi per un valore di quasi 16 mld USD.