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Tentori (Axa IM): "Investitori cauti, FOMC ottimista"

8/30/2018 | Greta Bisello

Una divergenza strutturale in fatto di politica monetaria della Fed: gli analisti sottostimano l’entità del ciclo di rialzo dei tassi US da più di tre anni. Ecco le previsioni per i prossimi rialzi


I membri dell’FOMC prevedono in media di alzare i tassi d’interesse di circa 150 punti base entro la fine del 2020. Per contro, la curva dei Fed Funds futures implica un rialzo cumulato di circa 70 punti base nello stesso periodo, stando al SEPs (Summary of Economic Projections).

 

Secondo Alessandro Tentori (nella foto), chief investment officer di AXA Investment Managers Italia: "Questa forchetta tra mercati e FOMC non è una eccezione. Da quando la Fed pubblica le stime dei membri del consiglio direttivo, il divario cumulato sui tre anni successivi tra la banca centrale e il mercato è stato in media di 65 punti base. Gli operatori si sono quindi mostrati sempre più cauti della banca centrale statunitense sulle prospettive di un ciclo di rialzo dei tassi".

 

Una cautela relativa quella degli investitori o se vogliamo un eccessivo ottimismo dei membri del FOMC. La divergenza sul futuro della politica monetaria della Fed potrebbe quindi avere due origini secondo Tentori che prosegue: "Una stima più conservativa della crescita e dell’inflazione US da parte degli analisti (e di conseguenza una curva Fed Funds relativamente piatta con un tasso terminale inferiore alle stime della Fed), oppure una aspettativa di “aggiustamento conservativo” più marcato di quello che in pratica viene adottato dall’FOMC". 

 

"Le aspettative per quest’anno sono leggermente più aggressive del mercato e i nostri analisti prevedono due ulteriori rialzi da 25 punti base ciascuno (la forchetta dei tassi ufficiali aumenterebbe quindi da 1.75%- 2.00% a 2.25% – 2.50% entro Dicembre)" prosegue l'esperto di Axa IM.

E Tentori conlcude con una nota d'ottimismo per il prossimo futuro: "La Federal Reserve ha alzato i tassi di 175 punti base nell’arco di tre anni. Nonostante questa politica di normalizzazione dei tassi, il mercato azionario statunitense è entrato nella fase rialzista più lunga della storia. E nonostante una curva dei rendimenti Treasury che a detta di molti implicherebbe una crescente probabilità di recessione, anche il ciclo congiunturale si appresta a diventare il più lungo della storia. A mio avviso, l’FOMC è estremamente efficace negli aggiustamenti di politica monetaria sia rispetto al ciclo economico che alle valutazioni delle classi di attivo di rilevanza domestica nonché sistemica. La scommessa, ora che ci stiamo avvicinando al tasso naturale (r-star), è quella di non stringere più del dovuto, in modo da non esacerbare quegli squilibri finanziari che si manifestano soprattutto attraverso l’utilizzo del leverage". 

 

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