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9/6/2018 | Greta Bisello
Lo spread dimostra di essere sensibile alle parole di alcuni politici italiani. Negli ultimi giorni il differenziale tra Btp e Bund si è ristretto fino ai 255 punti base, un livello comunque alto ma lontano dalla preoccupante quota 300.
I due vicepresidenti Salvini e Di Maio rassicurano l'Europa nell'attesa del giudizio di Moody's e del DEF anche se rimane l'incognita del deficit, (in ballo ancora quel 3% e oltre oggetto di dibattito nelle scorse settimane).
Intanto un'altra agenzia di rating internazionale Fitch dopo la revisione in negativo dell'Italia, si esprime anche allo stesso modo su cinque banche italiane: Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Credem e BNL.
Nel frattempo lo scenario internazionale rimane instabile, a complicare il quadro i dazi commerciali tra Stati Uniti e Cina e l'attesa per il Presidente americano del 6 novembre con il Midterm Election, il giro di boa dopo due anni di governo.
Le Banche centrali invece percorrono il non facile cammino della normalizzazione e sarà prossimo il 3 rialzo dei tassi da parte della Fed dopo lo scontro tra Trump e il Presidente Jerome Powell.
Di quanto la politica condizioni i mercati sul breve e lungo termine ne parleremo in occasione del prossimo AdvisorTalk, mercoledì 12 settembre dalle ore 15. In studio con il direttore Francesco D'Arco saranno presenti Donatella Principe director, market and distribution strategy di Fidelity International insieme ad Alessandro Fugnoli strategist di Kairos.
"Mercati e politica, alta tensione". Per guardare la diretta, clicca qui.
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