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Brasile, elezioni: i candidati che piacciono al mercato

9/20/2018

L'esclusione di Lula nella corsa alle urne, l'attentato all'ex capitano dell'esercito Bolsonaro, la strada per le elezioni del Paese si fa in salita. Chi sono i favori e a quali conseguenze porterebbero


Il periodo delle elezioni per i Paesi emergenti non si è ancora concluso. All'appello manca ancora il Brasile e l'esito delle urne sarà importante per capire in quale direzione sta andando l'ottava economia mondiale. Dopo i sell-off che hanno interessato Argentina e Turchia, nonostante un contagio limitato, la sfera emergente è sotto pressione. 

Claudia Calich, gestore del fondo M&G Emerging Markets Bond di M&G Investments afferma che: "Di recente, le elezioni hanno preso una piega inattesa dopo l’agguato al candidato presidenziale Bolsonaro, che ora si sta rimettendo e continuerà la sua campagna elettorale. Il drammatico evento, però, ha spinto al rialzo gli asset brasiliani, poiché gli investitori hanno iniziato a prezzare maggiori possibilità di vittoria per il leader di estrema destra".

 

Nel frattempo sul fronte valutario il real brasiliano si è rafforzato e il costo di protezione dei titoli di Stato contro un default (come sintetizzato dai CDS) si è ridotto a seguito non solo dell’attacco a Bolsonero, ma anche della decisione delle autorità brasiliane di escludere l’ex presidente di estrema sinistra Lula, attualmente in carcere, dalla campagna elettorale.

 

Dopo che l'indice di gradimento del candidato è cresicuto al 26%, in seconda posizione si piazza al momento Ciro Gomes, Bolsonaro era già il favorito prima dell’agguato, ma nei sondaggi è salito al 26% dal 22%, secondo le ultime rilevazioni datate 10 settembre. Come indicato nel grafico sottostante, in seconda posizione c’è Ciro Gomes, un populista che ha messo in dubbio l’indipendenza della Banca centrale, seguito dal candidato Geraldo Alckmin, gradito ai mercati, a pari merito con Marina, leader di centro sinistra.

 

Tuttavia, le posizioni potrebbero cambiare ora che Lula è fuori gioco. Alcuni dei suoi voti potrebbero andare al candidato del Partito dei Lavoratori (PT), Fernando Haddad, o a Marin, o potrebbero diventare anche schede bianche, in segno di protesta. Questa distribuzione potrebbe livellare il terreno, aumentando le chance di una vittoria centrista e le possibilità che Alckmin possa passare il primo turno (7 ottobre). Secondo alcuni osservatori, Alckmin potrebbe affrontare Bolsonaro nel secondo turno, atteso il 28 ottobre.

 

"I mercati finanziari potrebbero gradire entrambi i candidati, specialmente Alckmin, sebbene, a mio avviso, gli investitori potrebbero non prezzare pienamente le possibilità che l’ex governatore di San Paolo implementi il piano di riforme proposto: con un Congresso fortemente frammentato e turbolento, l’approccio prudente di Alckmin in materia fiscale e di sicurezza sociale potrebbe essere difficile da realizzare" prosegue l'esperto di M&G.

 

Nonostante Bolsonaro piaccia i mercati, questi potrebbero essere fin troppo ottimisti nel valutarlo dato che in passato non si è mai dimostrato troppo incline alle privatizzazioni. L’ex capitano dell’esercito ha infatti espresso pubblicamente apprezzamento per le politiche nazionaliste e stataliste portate avanti dal governo militare brasiliano negli anni ’70.

 

E se invece il favorito fosse il rappresentante della sinistra Gomes? In quel caso, prosegue Calich: "Potremmo vedere un forte riprezzamento dei CDS e una ulteriore debolezza del real. In questo caso, ci potremmo aspettare che la Banca centrale utilizzi la sua potenza di fuoco per ridurre un potenziale deprezzamento. Oltre agli acquisti a supporto della propria valuta, l’Istituto potrebbe aumentare le aste di swap in valuta estera, se necessario".

 

Dando uno sguardo ai tassi si noterà un aumento dei rendimenti dei titoli governativi locali che hanno superato i 300 punti base di aumenti di tassi per i prossimi 12 mesi – forse si tratta di un movimento parallelo verso l’alto motivato dal sentiment negativo, che riflette le recenti oscillazioni dei CDS, come si vede nel grafico qui sotto.

 

 

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