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LFDE, USA: nuovi record nonostante i dazi

9/25/2018

L'S&P 500 mette a segno un altro risultato storico e il Presidente Trump lo celebra con un tweet, nel frattempo però propone l'introduzione di nuovi dazi contro la Cina


Il mercato americano continua a macinare record, lo fa l'S&P 500 celebrato con un tweet dal Presidente Trump.

Le notizie che arrivano dal fronte commerciale sembrano non fare paura o almeno non così tanta. Lunedì scorso il Presidente americano annunciava nuovi dazi al 10%, con efficacia dal 24 settembre, su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi. La Casa Bianca specificava inoltre che gli stessi potrebbero essere portati al 25% il 1° gennaio 2019 qualora i negoziati con la Cina non dovessero andare in porto.

 

Olivier De Berranger, chief investment officer di La Financière de l’Echiquier, analizza che una cattiva notizia all'apparenza non è stata recepita così dal mercato: "Innanzitutto, l’aliquota del 10% dimostra una certa moderazione visto che in molti avevano temuto che fosse fissata sin dall’inizio al 25%. La scadenza, poi, annunciata del 1° gennaio 2019 lascia presagire una tregua: non ci dovrebbero essere annunci clamorosi prima di quella data e i prossimi mesi dovrebbero essere interamente dedicati ai negoziati".

 

Moderata anche la risposta cinese: "Il Primo ministro Li Keqiang ha inoltre indicato che il paese non intenderebbe ricorrere a una «svalutazione competitiva» dello yuan per compensare i nuovi dazi americani. Infine, i mercati hanno accolto positivamente l’ipotesi di una riduzione dei dazi della Cina sulle importazioni dei suoi principali partner (ad eccezione degli Stati Uniti)". 

 

Due scenari si aprono dopo l'implementazione di questi nuovi dazi: da un lato potrebbe non aver luogo l’incontro ipotizzato tra Steven Mnuchin, il Segretario americano al Tesoro, e Liu He, il Vice-Premier cinese. Dall’altro un rincaro della dose già stabilita, nuovi dazi sulle importazioni cinesi non colpite per ora, per un importo pari a 267 miliardi di dollari. 

 

L'esperto di LFDE conclude che l'eventualità che questi due scenari siano rimossi porterebbe a qualche mese di relativa calma nella quale gli investitori si potranno focalizzare sui fondamentali e i mercati potranno ribilanciare gli stili e le asset class.

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