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Bce: quale futuro dopo la normalizzazione

10/2/2018

Dove rintracciare le possibilità più interessanti nel settore obbligazionario, per i prossimi anni, quando i rubinetti della Banca centrale europea verranno definitivamente chiusi


La BCE inizierà presto a normalizzare il proprio bilancio, probabilmente nel 2021/22, e terminerà tra il 2023 e il 2026. Quali sono quindi le implicazioni per il mercato obbligazionario della zona euro nei prossimi anni? Secondo Pieter Jansen, senior strategist multi ssset di NN Investment Partners: "A nostro avviso sono due i possibili scenari. Nel primo, ci sarà una graduale normalizzazione dello stock di obbligazioni che la BCE avrà acquistato tra il 2022 e il 2026, in un contesto di crescita e inflazione positiva. Nella seconda, la normalizzazione avverrà in modo più aggressivo tra il 2021 e il 2023".

Da una parte quindi il primo scenario avrà l'impatto maggiore per gli asset sicuri e con duration lunga, come i titoli di stato tedeschi. Nel secondo scenario invece, tali asset saranno sottoposti a pressioni ancora maggiori e l'equilibrio tra l'esposizione alla crescita (rischio di credito) e l'esposizione a lungo termine (rischio di tasso di interesse) diverrà ancora più pronunciato.

 

L'esperto prosegue la sua analisi affermando che: "È probabile che la BCE rinnovi molto lentamente il proprio portafoglio di obbligazioni societarie perché le condizioni economiche consentono una graduale normalizzazione, in linea con l'esperienza della Federal Reserve. Pertanto, il premio sui prezzi delle obbligazioni societarie generato da QE si ridurrà probabilmente solo molto lentamente su un orizzonte di lungo termine nel primo scenario; nel secondo scenario invece ciò avverrà più rapidamente".

 

"La sensibilità degli EM all'attività della BCE è nettamente inferiore a quella della Fed, che ha già normalizzato la propria politica monetaria dall'avvio degli aumenti dei tassi di interesse nel 2015. Anche se vi sono alcuni rischi a breve termine e un'elevata volatilità dei mercati, le condizioni generali fondamentali sono positive per gli emergenti, che negli ultimi anni hanno beneficiato di afflussi costanti, di una crescita economica positiva e di una bassa inflazione" prosegue Jansen.

 

La normalizzazione però non sarà una cosa affatto rapida ma richiederà molto tempo, "è possibile che la BCE debba affrontare un rallentamento o una recessione ad un certo punto del processo. Il grado di rallentamento dell’economia determinerà se la BCE rallenterà a sua volta la normalizzazione o se addirittura rilancerà alcuni dei programmi per stimolare l'economia. I risultati per l’obbligazionario sarebbero molto differenti in una fase di rallentamento. Innanzitutto, gli asset reagirebbero ad esso e vedremmo un flight to safety e un calo dei rendimenti dei titoli di stato sicuri". conclude l'esperto di NN IP.

 

 

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